Analizzando la questione, dobbiamo, anzitutto, distinguere tra (i) compensi ai sindaci e revisori che esercitano per professione abituale altre attività di lavoro autonomo, ai quali si applica l'IVA ordinaria; e (ii) compensi ai sindaci e ai revisori che non esercitano per professione abituale altre attività di lavoro autonomo, cui invece non si applica l'imposta sul valore aggiunto.
Un'altra precisazione di carattere fiscale è che, all'atto del pagamento i compensi sono soggetti ad una ritenuta alla fonte pari al 20% se il percipiente è residente in Italia e al 30% se il percipiente è residente all'estero.