Come contabilizzare gli anticipi a fornitori in valuta estera
Introduzione
Un pagamento in anticipo è quello dato al venditore prima che venga consegnato il bene o il servizio. Può essere parziale o intero a seconda degli accordi. Attraverso questa breve guida vedremo come bisogna procedere per contabilizzare correttamente i pagamenti in valuta estera nei confronti di fornitori. Dobbiamo dire, innanzitutto, che questa operazione riguarda la gestione contabile degli acconti nei confronti di fornitori che non utilizzano l'euro. Le maggiori problematiche che si possono incontrare sono quasi sempre dovute alla diversità temporale che può verificarsi tra il momento del versamento e quello della consegna del bene o servizio. Si aggiunge a questo il problema relativo al cambio corrente durante i diversi momenti dell'operazione. Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio il procedimento corretto per contabilizzare gli anticipi a fornitori in valuta estera.
Cominciamo subito col dire che nell'ambito commerciale internazionale è di uso comune anticipare determinate somme ai fornitori. Questo anticipo è sinonimo di garanzia e mostra, inoltre, l'interesse a concludere l'affare commerciale. Come abbiamo già anticipato, però, si possono verificare tutta una serie di problematiche, che possono rendersi evidenti nel momento in cui avviene il trasferimento: stiamo parlando della differenza temporale della transazione. Essa si può presentare a causa di una diversità tra quella che è la somma numeraria che si inviando e quella economica in arrivo.
Analizziamo ora un caso di anticipo a fornitori in moneta estera. Da un punto di vista contabile è indispensabile fare conversione degli acconti. Per questa operazione sarà necessario utilizzare i seguenti strumenti: il cambio del giorno in cui si effettua il pagamento; il cambio di addebito della banca nel caso di bonifico (addebitato su un conto in euro); la fattura ha il cambio a pronti alla data; l'importo dell'anticipo deve essere a sottrazione dal debito verso il fornitore.
Facciamo adesso un esempio per riuscire a comprendere meglio come contabilizzare gli anticipi a fornitori in valuta estera. Ipotizziamo di avere un ordine di 200.000 franchi svizzeri in beni materiali. Come anticipo e conferma gliene diamo 50.000. Il cambio da franchi svizzeri ad euro è di 1,20. Quando ci arriverà la fattura dal fornitore noteremo il cambio corrente di valuta, che al momento dell'ordine è di 1,22. Se nel mese di dicembre il debito non è ancora in regola, il cambio alla data di chiusura dell'esercizio è 1,23.
Per concludere, ricordiamo che le operazioni in contabilità generale che bisogna seguire sono le seguenti: innanzitutto quando dovete anticipare 50.000 franchi al cambio di 1,2 (euro 41.667) a fornitori esteri con anticipi a Banca X c/c 41.667; nel momento in cui viene emessa la fattura di 200.000 franchi al cambio di 1,22 (euro 163.934); a fine esercizio sarà necessario contabilizzare la differenza cambi su 150.000 franchi al cambio di 1,23 (euro 121.951), quindi debiti verso fornitori esteri a differenze cambi 316.