Come comunicare la malattia all'INPS
Introduzione
L'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) è un ente pubblico che si occupa dei lavoratori dipendenti/autonomi nel territorio italiano e dei pensionati. Con riferimento agli occupati del settore pubblico/privato, chi si ammala viene obbligato a comunicare la malattia all'INPS. Alle persone che non hanno temporaneamente l'opportunità di svolgere l'attività lavorativa per colpa di una malattia (come l'influenza o la frattura di un braccio) viene riconosciuta un'indennità dall'INPS. Tale ente pubblico si fa carico di una parte della retribuzione che spetta al lavoratore dipendente nel corso della sua assenza dal posto di lavoro. L'importo ed il periodo temporale coperto da questa assistenza varia in funzione di tre parametri. Innanzitutto viene considerato il settore lavorativo (agricoltura, industria e terziario o lavoratori marittimi). Il secondo parametro è la tipologia di accordo contrattuale (tempo determinato o indeterminato). Si tiene conto infine di ulteriori specifiche posizioni professionali (apprendisti, disoccupati, lavoratori sospesi o autonomi iscritti alla gestione separata). Le presenti categorie di lavoratori vengono comunque accomunate dalla tecnica attraverso la quale dover notificare l'assenza dal posto di lavoro. All'interno dei passaggi successivi di questo tutorial vediamo quindi come bisogna comunicare la malattia all'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.
Occorrente
- Certificato medico
- Dati anagrafici
- Indirizzo di domicilio
- PEC o fax o raccomandata A/R (eventuale)
- Certificato di ricovero e dimissioni (eventuale)
Richiedere il certificato di malattia, fornendo i dati necessari
L'azione di partenza che il lavoratore ammalato deve compiere è fare visita al medico di famiglia, per domandare il rilascio del certificato di malattia. Il compito di trasmettere all'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) tale certificazione in modo telematico spetta direttamente allo specialista. Durante questa fase iniziale, il lavoratore deve prestare molta attenzione nel comunicare al proprio medico ogni suo dato anagrafico corretto e l'indirizzo preciso relativo al domicilio. Quest'ultima informazione servirà per controllare l'effettiva malattia del lavoratore tramite un'eventuale visita fiscale. Essa potrà essere sottoposta in determinate fasce orarie ed ha l'obiettivo di verificare la reale incapacità lavorativa temporanea dell'ammalato. Durante il periodo di malattia si rende necessario il cambiamento dell'indirizzo per la reperibilità? Il lavoratore avrà l'obbligo di comunicare all'INPS di appartenenza la modifica in questione tramite PEC, fax o raccomandata con ricevuta di ritorno (A/R).
Far pervenire il certificato di malattia ed il relativo attestato
Dopo aver spedito la comunicazione a livello telematico della malattia all'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS), il lavoratore ammalato non avrà più l'obbligo di far giungere il certificato di malattia al proprio datore di lavoro. Quest'ultimo avrà infatti la possibilità di visionare tale attestazione legale beneficiando degli appositi servizi resi disponibilità appunto dall'INPS. Il medico di famiglia si trova nell'impossibilità di eseguire l'obbligatoria comunicazione telematica attestante la temporanea incapacità lavorativa? L'ammalato dovrà far arrivare il certificato di malattia all'INPS ed il relativo attestato al datore di lavoro entro 48 ore dal rilascio. Ma quale comportamento adottare qualora bisognasse affrontare un ricovero in ospedale o pronto soccorso? In questi casi, il certificato di ricovero e dimissione rilasciato dalla struttura sanitaria non potrà venire inviato telematicamente. Di conseguenza tale attestazione si dovrà comunicare in modo cartaceo, anche se trascorsi oltre 2 giorni dal rilascio. Ad ogni modo la comunicazione andrà eseguita prima del termine di prescrizione della prestazione sanitaria.
Seguire la procedura giusta per malattia in Paese straniero
Con riferimento ai certificati di malattia riguardanti la giornata di ospedale o pronto soccorso, è necessario fare una precisazione. Vengono considerati efficaci dall'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) soltanto le attestazioni contenenti quattro tipologie di elementi. Si tratta delle informazioni anagrafiche relative al lavoratore ammalato, della data di rilascio, della firma leggibile dello specialista e della diagnosi medica comportante la temporanea incapacità lavorativa. Ma cosa fare quando la malattia si verifica in un Paese straniero? In questi casi, occorre distinguere tra due procedure alternative. Qualora ci si trovasse in uno Stato appartenente all'Unione Europea (UE), bisogna applicare le medesime leggi esistenti nel Paese di residenza del lavoratore ammalato. Se la malattia insorge all'interno di un Paese extracomunitario che non ha stipulato con l'Italia degli accordi specifici in materia, la competenza è dell'Ambasciata italiana. Tale rappresentanza diplomatica dovrà quindi farsi carico delle azioni per legalizzare il certificato di malattia.
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Consigli
- Prestare molta attenzione all'esattezza delle informazioni inseriti nel certificato medico.
- Comunicare l'eventuale modifica relativa all'indirizzo di domicilio con congruo anticipo.