Come comportarsi se l'azienda non paga i contributi
Introduzione
Il mondo del lavoro si trova in profonda crisi ormai da moltissimi anni. Sono tante le aziende italiane che hanno serie difficoltà a far quadrare tutti i conti, e proprio per tale ragione, le misure ricadono spesso sui lavoratori, con effetti molto negativi. La percentuale di assunzioni in nero è in costante crescita, e solo un'azienda su cinque, risulta essere in regola. In molti casi l'azienda non paga i contributi con regolare versamento all'INPS, provocando un danno di non poco conto sia all?erario che al lavoratore. Come comportarsi in questi casi? Esistono delle tutele per chi scopre questa grossolana evasione ai propri danni? A tale riguardo, nella seguente guida, vi spiegheremo come comportarsi nel caso in cui l'azienda non versa i contributi.
Occorrente
- Estratto conto contributivo INPS;
- Busta paga;
- Copia EMENS;
Quali soggetti sono obbligati al versamenti dei contributi
Innanzitutto, dobbiamo tenere presente che i contributi previdenziali sono indispensabili per garantirsi una pensione al termine del proprio percorso lavorativo. Normalmente, il versamento dei contributi per i propri dipendenti è un obbligo che spetta al datore. Tuttavia, nonostante l?INPS esegua dei controlli regolari in capo a queste posizioni, esistono molti casi in cui l'azienda non paga ciò che dovrebbe, ledendo i diritti dei propri dipendenti. È dovere dell'azienda, comunicare all'INPS sia i dati relativi alle assunzioni, che ogni modifica ai rapporti di lavoro che si sono instaurati. Gli unici lavoratori che devono provvedere in prima persona al versamento dei contributi sono gli artigiani, i commercianti e in generale tutti i liberi professionisti.
Quali strumenti utilizzare per verificare la propria posizione contributiva
Qualora si voglia verificare se il proprio datore di lavoro versi effettivamente i contributi, è possibile controllare la propria posizione contributiva e scoprire se il pagamento non avviene. Per farlo, potrete tranquillamente seguite una di queste tre strade: recatevi in una sede dell?Istituto Previdenziale e richiedete una copia del vostro estratto conto contributivo; la propria posizione può essere controllata anche online, tramite il portale INPS, accedendo all'area personale con il proprio PIN personale; recatevi in una sede di Patronato, dove oltre a verificare la vostra situazione pensionistica, vi assisteranno gratuitamente. Tramite l?estratto contributivo certificativo si può verificare quali e quanti contributi l'azienda ha versa, e se la situazione è regolare o meno. Alcuni indizi importanti in tal senso, potrete ritrovarli già in busta paga: leggetela attentamente e cercate la voce corrispondente ad una trattenuta per versamento di contributi previdenziali IVS all'INPS.
Quali sanzioni sono previste per chi omette i versamenti
Nel caso in cui dovessero mancare i contributi dal vostro estratto contributivo, potrete innanzitutto parlare con il vostro datore di lavoro e poi segnalare la situazione alle autorità competenti. L'INPS avvierà le dovute verifiche e intraprenderà successive azioni per il recupero dei contributi omessi. E? importante ricordare che sono previste sanzioni amministrative e civili per i trasgressori. Le pene possono variare in base al tipo di violazione, ma se si tratta solo di un ritardo, l'azienda incorrerà in sanzioni pecuniarie. È importante sapere, inoltre, che è prevista la prescrizione per questo genere di irregolarità, motivo per cui è estremamente importante attivarsi subito nel caso di sospetta inadempienza da parte dell?azienda.
Consigli
- E' sempre consigliabile controllare di frequente la propria situazione contributiva, per poter correre ai ripari in tempo utile;