Come compilare un assegno bancario non trasferibile
Introduzione
Conseguentemente ad una norma contenuta nella Legge di Stabilità il limite per pagamenti in contanti è stato fissato a 3000 ?. Questa manovra è stata fatta al fine di incentivare i consumi e porre fine ad un vero e proprio "terrore" fiscale. Resta, comunque, molto importante sapere come compilare un assegno. Per prima cosa occorre fare distinzione fra assegni circolari e assegni bancari. Di seguito, in questa guida, vi verrà spiegato nel modo più semplice possibile come compilare un assegno bancario non trasferibile.
Occorrente
- Assegno bancario
Come si presenta un assegno bancario
La maggior parte delle persone è a conoscenza che le banche, ormai da anni, rilasciano il carnet degli assegni già munito della clausola di non trasferibilità. Qualunque sia l'ente creditizio la struttura dell'assegno è per lo più la stessa e può differire solo in piccoli dettagli. All'apertura del blocchetto, l'assegno si presenta diviso in due parti: il talloncino sulla sinistra, detto propriamente matrice, in cui vengono inseriti i dati come promemoria per l'intestatario, ossia data di emissione, importo emesso e beneficiario e la seconda, da compilare in ogni sua parte e che una volta firmata dal traente sarà consegnata al beneficiario per la riscossione dell'importo.
Compilazione dell'assegno bancario
E ora passiamo alla vera e propria compilazione dell'assegno bancario. I dati da inserire sono semplici, ma basilari. Per prima cosa va inserito luogo e data di compilazione. Attenzione: emettere assegni post-datati, ossia con data posteriore al momento dell'emissione stessa dell'assegno, è un illecito amministrativo, che, in caso di problemi al momento dell'incasso, potrebbe farvi incappare in spiacevoli sanzioni. Pertanto è consigliabile datare l'assegno sempre con la data del giorno di compilazione. Solitamente alla stessa altezza, sulla destra, si trova la spazio dove indicare, in cifre, l'importo dell'assegno. Tale importo va indicato usando i corretti separatori decimali, ossia punti per le migliaia e virgole per i decimali, che nel nostro caso sono centesimi. È sempre opportuno racchiudere tale importo tra simboli di cancelletto (esempio: #1.500,00#) di modo che la cifra non possa in alcun modo essere alternata in un momento successivo alla compilazione. Al centro dell'assegno si trova invece il tratteggio, intitolato "euro", dove riportare nuovamente l'importo, in questo caso, in lettere. Qui il separatore da utilizzare per i decimali può essere la barra o la virgola. Subito al di sotto della stringa dell'importo in lettere, si trova quella riservata al nome del beneficiario. Indicatene sempre il nome completo. Una volta compilato l'assegno in tutte le sue parti, l'ultimo passo da compiere è firmare l'assegno. Lo spazio si trova in basso sulla destra, solitamente a fianco dei dati bancari del traente stesso.
Consigli utili
In caso di errore nella compilazione di un assegno bancario, il consiglio è quello di conservare per un certo periodo il titolo errato, così che, se mai dovessero sopraggiungere disguidi, si potrà facilmente provarne la nullità. Stessa cosa vale per le matrici. La conservazione delle stesse è importante sia come promemoria personale che come prova di un avvenuto pagamento.