Come compilare la ricevuta per prestazione di lavoro occasionale
Introduzione
La prestazione di lavoro occasionale è una tipologia che si differenzia dal lavoro autonomo e da quello dipendente per una serie di caratteristiche definite dalla legge. Altre peculiarità del lavoro occasionale si rinvengono nel periodo di tempo impiegato per la collaborazione, che dovrà essere inferiore ai 30 giorni, mentre il guadagno non dovrà superare (salvo variazioni legislative) la soglia dei 5.000 euro annui. Compilare la ricevuta relativa alla prestazione occasionale non è complicato e nel prosieguo daremo qualche dritta su come redigerla senza commettere errori.
È bene precisare che la ricevuta si differenzia dalla fattura per il semplice motivo che quest'ultima richiede il possesso della partita IVA, obbligatoria in tutti quei casi in cui il valore delle prestazioni occasionali superano i 5.000 euro annui. In tale situazione non ci si ritrova più nel campo dell'occasionalità, ma di quello della professionalità e sarà necessario mettersi in regola con il fisco e con la Camera di Commercio. In secondo luogo sarà necessario verificare se i giorni effettivamente svolti siano inferiori ai 30.
Sarà importante procurarsi un modello di ricevuta per prestazioni di lavoro occasionale. Esistono numerosi fax simili in formato word e in pdf, da scaricare on line e da modificare in seduta stante. Inoltre le copisterie vendono modelli prestampati a pochi euro, dotati di duplice copia per il lavoratore e per il committente. Se invece volete realizzare voi una ricevuta, sappiate che alcuni campi sono obbligatori e che se tralasciati o non inseriti potrebbero generare problemi in sede di dichiarazione dei redditi.
Che sia un fax simile o un testo creato ex novo, la ricevuta dovrà obbligatoriamente contenere l'intestazione di chi riceve il compenso, ossia i dati anagrafici del collaboratore occasionale (nome, cognome, codice fiscale e indirizzo che dovrebbe coincidere con quello utilizzato in sede di dichiarazione dei redditi). Immediatamente dopo sarà indicato il nome del committente (che potrà essere una persona fisica, ma anche una ditta o una società e in tal caso sarà indicato il nome della stessa), la sede legale e la partita IVA o, in assenza, il codice fiscale.
Tra gli elementi fondamentali spicca il periodo di collaborazione prestata che potrà essere indicato scrivendo le date di inizio e di fine (ad es. "dall'1 Ottobre al 15 Ottobre - anno"), specificando che trattasi di prestazione di lavoro occasionale. Alcune bozze contengono lo spazio all'interno del quale, in poche parole, può essere descritta la tipologia di lavoro svolto, ma essenziale sarà l'indicazione dell'importo in euro, definito anche come "compenso".
Il successivo campo obbligatorio corrisponde al compenso netto, scorporato dalle ritenute. Nel relativo spazio, calcolate le tasse, si scriverà l'effettivo guadagno utilizzando i numeri, e non le lettere. L'immediata visibilità dell'importo lordo, delle trattenute e del guadagno netto consentono di avere un quadro univoco della ricevuta, evidenziando immediatamente le cifre senza tralasciare il nome del committente e del collaboratore.
Si ricordi che la ricevuta è fondamentale per una serie di aspetti: primo fra tutti quello fiscale, e, non da ultimo, quello legale. La presenza di una ricevuta firmata consente di provare l'avvenuto pagamento e, di contro, la controprestazione figurabile nella collaborazione oggetto della prestazione occasionale. B