Come compilare il modulo per la scelta destinazione del TFR
Introduzione

La burocrazia è parte integrante del nostro quotidiano procedure a volte sconosciute, solo un po di cultura può orientarci a un buon rapporto di valutazione al sistema intrapreso. In questa piccola guida cercheremo di capire: come compilare il modulo per la scelta destinazione del TFR. Non tutti conoscono questo termine che viene definito "Trattamento di Fine Rapporto". Nel campo lavorativo il datore di lavoro ha l'obbligo di versare al dipendente qualora terminasse il rapporto, una somma che è stata accumulata durante l'anno.
Occorrente
- documentarsi
Compilare la parte iniziale con i dati aggiornati
Tale procedura in passato era nota come "liquidazione", termini simili ma ancora attualmente appropriati. Non sempre è facile compilare e trasferire un TFR, con molta attenzione cercheremo di comprendere le modalità di esecuzione, in quanto la parte iniziale del modulo è arricchita da spazi vuoti che andremo a riempire con i nostri dati personali possibilmente aggiornati ossia: nome e cognome, luogo e data di nascita codice fiscale e da non trascurare il nome dell'azienda.
Rileggere e controllare per non sbagliare
Rileggere e controllare nella continuità della scrittura è di totale importanza per non sbagliare date e termini di esecuzione, noteremo ancora tre sezioni, sceglieremo quella a noi appropriata, di cui la prima è riservata ai lavoratori che si sono iscritti alla previdenza obbligatoria il 28 Aprile 1993, fare parte di questa categoria vuol dire che dobbiamo porre una "x" su una delle due caselle presenti, la seconda attribuirà al vostro TFR la forma pensionistica aggiuntiva prescelta, la terza invece agirà in modo che il vostro trattamento di fine rapporto prosegui ad essere regolato dall'articolo 2120 del codice civile, quindi che rimanga attivo nell'impresa.
Scegliere la sezione a noi appropriata
La sezione 2 riguarda i vari lavoratori assunti prima del 29 Aprile 1993, ed è caratterizzata da 2 opzioni: la prima riguarda il versamento che si può lasciare semplicemente all' Eurofer oppure all'azienda stessa, la seconda riguarda coloro che vogliono ed intendono lasciare tutto al TFR ossia ai fondi pensionistici, la terza infine riguarda coloro che si sono iscritti alla previdenza obbligatoria, ai quali però non si accostano contratti che attribuiscano il versamento, la definiamo come una forma pensionistica aggiuntiva, se apparteniamo a questa compagnia ci vengono in aiuto ancora tre opzioni. In conclusione decifriamo il tutto dicendo che: la prima è riservata a chi non intende trasferire il proprio accumulo ad una pensione integrativa, la seconda appartiene a coloro che vogliono lasciare solo una percentuale sia all'azienda che al fondo, la terza ed ultima è rivolta a chi intende lasciare l'intero e totale TFR ad un fondo pensionistico.
Consigli
- Da non trascurare tale procedura