Come compilare il libro IVA acquisti
Introduzione
Ogni attività commerciale che comporta l'entrata di somme di denaro deve essere contabilizzata utilizzando un apposito registro. In questo modo si ha la possibilità di fare la dichiarazione al fisco per il relativo pagamento delle tasse. Le scritture possono essere stampate sia in forma cartacea che digitale; esse sono oggetto di particolari adempimenti. Leggendo questo tutorial si possono avere alcuni utili consigli e delle corrette informazioni su come è possibile compilare il libro IVA acquisti.
Annotazione dati
La prima cosa da fare è quella di annotare sul frontespizio del registro il nome della ditta, la sede, il numero di partita IVA ed il codice fiscale. Nell'ultima pagina, invece, bisogna annotare il numero delle pagine di cui è composto il registro e la data di inizio dell'attività; su di essa deve essere apposto il relativo timbro. Dopo che sono state effettuate queste operazioni si può procedere tranquillamente alla trascrizione delle fatture.
Annotazione fatture
Le fatture che sono emesse vanno annotate nell'ordine della numerazione e con riferimento alla data di emissione. Inoltre, per ciascuna di essa va indicato il numero progressivo, la data di emissione, le generalità del cliente, l'ammontare imponibile delle operazioni e l'IVA. Successivamente si deve mettere la data di registrazione, quella del documento, il numero progressivo, il nome della ditta fornitrice. È importante separare l'imponibile dall'IVA, distinguendola in base all'aliquota.
Separazione delle fatture
In seguito si devono separare le operazioni che sono esenti da IVA. Le fatture acquisti vanno registrate nei termini utili per la dichiarazione annuale dell'IVA. Se una fattura arriva dopo tale periodo la detrazione può essere spostata all'anno successivo. I termini logicamente variano in base al sistema di fatturazione che viene adottato. Ad esempio le fatture di tipo immediato vanno annotate entro quindici giorni dalla data di emissione, invece le fatture differite entro quindici del mese successivo a quello di consegna dei beni.
Conservazione di registri e fatture
È indispensabile sapere che le fatture acquisti ed i registri devono essere conservati per dieci anni presso la sede; ciò è importante per eventuali controlli fiscali. Dopo la fine di ogni mese oppure di ogni trimestre deve essere calcolata la somma dell'IVA sugli acquisti; essa varia in base alle diverse aliquote. L'importo rappresenta l'IVA che l'azienda ha a suo credito; essa infatti si compensa con quella a debito che risulta dal registro dei corrispettivi.
Consigli
- conservare fatture e registri per dieci anni