Come chiedere un risarcimento danni per prodotto difettoso
Introduzione
Una delle poche certezze di un acquirente qualsiasi è che, se ci si accorge che il prodotto acquistato e portato a casa ha un difetto di qualunque tipo, si ha il diritto alla sostituzione o alla riparazione dello stesso. Tuttavia, non tutti sanno che se, a causa dell'oggetto difettoso, si è subito anche un danno (per esempio, il prodotto elettronico ha provocato un infortunio), il malcapitato acquirente ha il diritto di chiedere un risarcimento dei danni. Vediamo come funziona l'iter.
Occorrente
- richiesta di risarcimento
- fac-simile
- dimostrazione danno
- quantificazione del danno
Per chiedere il risarcimento dei danni in caso di prodotto difettoso, è innanzitutto consigliabile studiare la materia in oggetto, che è giuridicamente regolamentata dall'art. 114 del decreto legislativo 206/05, cioè quello che è comunemente chiamato Codice del Consumo. In questo testo si afferma chiaramente che il soggetto responsabile del danno avuto è il produttore o l'importatore del prodotto difettoso e che tu, in qualità di consumatore, hai 3 anni di tempo per far valere i tuoi diritti, a partire dal momento in cui hai preso atto del danno subito per prodotto difettoso. È anche precisato che, per avere diritto al risarcimento, il tuo danno deve superare la somma di 387,00?.
Mettiti in contatto con il produttore o l'importatore del prodotto difettoso. Generalmente, ogni catena di distribuzione possiede una linea telefonica per i reclami e i rimborsi. Nel caso non riesca ad individuare tali soggetti, puoi sempre rivolgerti al venditore al dettaglio, chiedendogli per iscritto di fornirti l'identità e il domicilio del produttore o di chi gli ha fornito il prodotto difettoso.
Il venditore è obbligato a rispondere entro tre mesi dalla tua richiesta. Se così non fosse, sarà chiamato personalmente al risarcimento, anche per vie legali. Allegato a questa guida troverai il fac-simile della richiesta di risarcimento da inoltrare al responsabile, tramite una raccomandata.
Il risarcimento ti sarà riconosciuto se saranno rispettati tre criteri: PRIMO: Il danno ha distrutto o deteriorato un oggetto personale oppure ha prodotto a te o ai presenti delle lesioni personali. SECONDO: Il prodotto era già difettoso all'atto dell'acquisto. TERZO: C'è stata una stretta relazione di causa ed effetto tra il difetto e il danno avuto. Queste circostanze devono essere tutte compresenti.
Appurato quanto detto sopra, sarà compito del produttore, a sua volta, dimostrare di non essere responsabile del fatto. Può farlo, però, solamente nei casi previsti sempre dal Codice del Consumo al già citato articolo. In generale, devi tenere conto del fatto che il produttore difficilmente potrà deresponsabilizzarsi, basandosi semplicemente sulle clausole contrattuali, cioè quelle che trovi scritte nel libretto delle istruzioni. Dal punto di vista giuridico, esse non hanno alcun fondamento, perché, sono "clausole vessatorie". Infatti, solo nella lontana ipotesi che tu, in quanto consumatore, conscio del difetto e del pericolo del prodotto acquistato, ti sia volontariamente esposto ad esso, in questo particolare caso non potrai far valere il tuo diritto al risarcimento.
Se, malauguratamente, la casa produttrice dovesse rifiutare di adempiere ai propri obblighi di legge, non resta altro da fare che contattare un buon avvocato e adire le vie legali. Ma, in questo caso, ne deve valere la pena; il danno deve essere così cospicuo da coprire e superare tutti i costi legali.