Introduzione
La pensione consiste in una somma di denaro proporzionale ai contributi versati durante gli anni lavorativi, che vengono percepiti dal lavoratore quando ha finalmente raggiunto l'età pensionistica prevista dalla attuale legge vigente.
Questo garantisce alle persone anziane, che con il passare degli anni non sono più in grado di svolgere correttamente la propria mansione, di poter continuare a soddisfare tutti le proprie esigenze, pur non lavorando più.
Una volta giunti all'età pensionistica, per poter ricevere la pensione, dovremo necessariamente seguire un particolare iter burocratico e per farlo, potremo seguire tutte le indicazioni riportate nei vari passi di questa breve guida.
Nei passi successivi, infatti, vedremo come fare per riuscire a chiedere la pensione.
Occorrente
- Età pensionistica
Le pensioni di anzianità sono state sostituite dalle pensioni anticipate, richieste dall'interessato prima "dell'età della vecchiaia", se si accetta una decurtazione dell'importo mensile. La Riforma Monti- Fornero ha anche abolito le cosiddette "finestre di uscita" (L.247/07) e le "finestre mobili" (L.122/10).
L'età minima per andare in pensione, con 20 anni di contributi è la seguente: nel caso di lavoro dipendente pubblico le donne dovranno arrivare a 66 anni, mentre gli uomini a 67 anni, nel caso di lavoro dipendente privato le donne dovranno raggiungere i 62 anni, mentre gli uomini 66 anni, infine nel caso di lavoro autonomo le donne dovranno arrivare 63 anni e 6 mesi e gli uomini a 66 anni e 6 mesi. Tale età diventerà gradualmente, per tutti, 67 anni e 2 mesi, nel 2021, senza distinzioni di sesso o di ambito lavorativo.
Chi ha iniziato a lavorare in giovane età, può richiedere la pensione anticipata soddisfando i seguenti requisiti: le donne devono aver maturato 41 anni e 1 mese di contributi versati, mentre gli uomini 42 anni e un mese, con una penalizzazione del 2 per cento per ogni anno di anticipo rispetto ai requisiti per la "pensione di vecchiaia". Inoltre, solo fino al 31 dicembre 2015, le donne possono accedere alla pensione con la cosiddetta "opzione donna" i cui requisiti sono 35 anni di contributi e 57 anni di età, se si sceglie l'applicazione del solo "metodo contributivo" per il calcolo dell'assegno mensile.
I lavoratori interessati devono presentare domanda, redatta su appositi moduli, (disponibili presso l'Inps, i patronati o scaricabili via internet), completa delle informazioni richieste e degli allegati, alla sede dell' Inps territorialmente competente. La domanda può essere presentata o consegnata a mano, avendo cura di farsi rilasciare apposita ricevuta di consegna, o potrà essere inviata tramite raccomandata con avviso di ricevimento, oppure si potrà rivolgersi ad un patronato sindacale.