Come capitalizzare un'azienda
Introduzione
L'imprenditore viene definito come la persona fisica o giuridica che esercita professionalmente un'attività economica organizzata per la fabbricazione o lo scambio di beni e servizi. Tutti gli imprenditori vengono assoggettati ad un particolare Statuto generale comprendente tutta la disciplina della concorrenza e dei consorzi, e parte del regolamento dell'azienda e dei segni distintivi dell'imprenditore. In base all'oggetto dell'impresa, è possibile distinguere tra imprenditore agricolo (allevatore di animali, gestore di agriturismo, ecc.) ed imprenditore commerciale (intermediario nella circolazione di prodotti, bancario, assicuratore, ecc.). Secondo la dimensione dell'impresa, si distingue invece fra piccolo imprenditore (artigiano, coltivatore diretto di fondo, ecc.) ed imprenditore medio-grande. Vista la grande concorrenza e la notevole riduzione dei consumi, risulta fondamentale pensare sempre alle migliori tecniche di sviluppo aziendale. Ci si trova alle prime armi con una nuova piccola attività e si desidera avere consigli riguardo come capitalizzare un'azienda? All'interno di questo tutorial vedremo come considerare la variabile del costo, per sfruttarla al meglio con l'obiettivo di aumentare il capitale personale. La capitalizzazione rappresenta quindi un elemento decisamente importante sul quale contare e non va ritenuta come una delle tante componenti di reddito. La finalità ultima sarà quella di capitalizzare gli investimenti societari, dunque vediamo alcuni suggerimenti funzionali.
Occorrente
- Capitale da investire
- Soci
- Istituto di credito
- Prestito
Calcolare le quote di ammortamento
Innanzitutto bisogna sapere che, determinando le quote di ammortamento, si dovrebbe riuscire a far diventare il costo capitalizzato una immobilizzazione immateriale. Tutto questo servirà ad incrementare il reddito ottenuto negli esercizi amministrativi della propria attività imprenditoriale. Ad esempio è possibile anche capitalizzare diverse tipologie di spese (come la manutenzione ordinaria/straordinaria, l'ampliamento dei vari impianti ed il costo relativo alle campagne pubblicitarie). Occorre comunque tenere sempre a mente che generalmente non si possono capitalizzare le spese affrontate durante le fasi iniziali di start-up dell'azienda. La capitalizzazione non si può inoltre eseguire per i costi che hanno provocato un notevole e radicale cambiamento della struttura amministrativa e produttiva della società, rispetto a come venne formulato inizialmente. Ad ogni modo si potrà capitalizzare esclusivamente quando le spese vengono rilevate mediante adeguati sistemi di contabilità aziendale e sono recuperabili attraverso il conseguimento dei flussi di ricavo.
Compiere un investimento iniziale e richiedere un eventuale prestito
Di conseguenza, è necessario effettuare un investimento di partenza sui beni dei quali avrà bisogno la propria azienda. Le spese iniziali da affrontare devono indirizzarsi verso la messa a norma delle strutture del locale, degli strumenti informatici, dei complementi di arredamento e dei software gestionali. Terminato di eseguire il calcolo sommatorio dei costi? È possibile decidere se dividere il totale in funzione del numero dei soci oppure provvedere da solo tramite il badget personale. Qualora il denaro non dovesse risultare completamente sufficiente, si renderà necessario richiedere un prestito. Rivolgendosi ad una banca o un qualsiasi istituto di credito, si otterrà un finanziamento al quale però dovrà venire assicurato un rientro economico. Ipotizzare che tutti i soci dell'azienda conferiscono 90000? e l'istituto finanziario mette i restanti 20700? (investimento pari a 110700?). In questo caso la società risulterà ben capitalizzata, perché il capitale dei soci è maggiormente elevato rispetto a quello della banca o istituto di credito finanziatore.
Garantire l'esatta collaborazione e fiducia tra gli associati
Qualora venisse retta da più soci, l'azienda ha generalmente più opportunità di sopravvivere negli anni. Questo avviene perché la molteplicità dei consociati permette di non ricorrere all'ausilio di esterni, come appunto le banche o gli altri istituti di credito. Naturalmente però esiste un'altra faccia della presente medaglia. Affinché venga fatto il bene della propria attività imprenditoriale, è necessaria la giusta collaborazione e fiducia tra i vari soci. Bisogna pertanto assicurarsi sempre di venir fiancheggiati dalle persone che non hanno una seconda finalità, in modo da non arrecare danno all'azienda.
Eseguire le capitalizzazione in modo costante
Pian piano l'azienda inizierà ad avviarsi, con la speranza che i ricavi aumenteranno nel tempo riuscendo a coprire le spese affrontate inizialmente. A quel punto si avrà quindi l'opportunità di restituire il denaro richiesto ai finanziatori ed impiegare nuovamente la restante parte per una seconda opera di capitalizzazione. Tutto questo potrà riguardare ad esempio l'acquisizione dei migliori strumenti tecnologici o dei progetti di investimento economico. In funzione del relativo business plan, si avrà la possibilità di fare un'osservazione. Capitalizzare i beni aziendali risulta produttivo se assume una curva di andamento continuo e mantiene i ricavi al di sopra dei costi sostenuti. Continuare ad investire è indubbiamente opportuno per garantire il buon andamento dell'attività imprenditoriale. Si dovranno infatti fare sempre i conti con le imprese concorrenti. Rimanere costantemente al passo con i rivali in affari è fondamentale per sopravvivere. Ecco quindi illustrato esaustivamente come capitalizzare un'azienda.
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Consigli
- Non farsi prendere dalla frenesia di incrementare velocemente il proprio capitale sociale: rappresentano tutte azioni lungimiranti, quindi bisogna avere la giusta pazienza per iniziare a vedere i primi risultati.
- Scegliere le persone migliori con le quali avviare la società.
- Cercare di effettuare tante più capitalizzazioni possibili.