Come calcolare le quote degli eredi in una voltura
Introduzione
In caso di successione per causa di morte, si rende necessario effettuare una voltura, cioè la variazione dei dati che riguardano una proprietà, un'attività o un servizio, in base ai nuovi intestatari. È dunque necessario dividere il capitale in proporzione agli eredi. Se è presente un testamento, non c'è problema, è sufficiente attenersi alle ultime volontà del precedente proprietario. Se invece il defunto non ha lasciato testamento, la situazione è molto più articolata poiché si deve procedere ad una corretta spartizione che, solitamente, non è affatto semplice da calcolare.
Vediamo dunque, con questa guida, come calcolare le quote ereditarie in una voltura.
Occorrente
- Tanta pazienza
Calcolo quote con figli in vita
In assenza di un testamento bisogna rifarsi alle leggi sulla successione legittima. Secondo tali leggi, l'eredità può essere divisa tra: coniuge, ascendenti, discendenti, collaterali, parenti entro il sesto grado, e, infine, Stato. Le modalità di divisione sono diverse a seconda della tipologie e dal numero di eredi che sopravvivono al defunto. I casi sono molteplici e coprono ogni genere di situazione. Nel caso in cui sopravvivono i figli ma non il coniuge, allora l'eredità va divisa in parti uguali tra i discendenti. Se uno dei figli è premorto, ma aveva dei figli a sua volta, la sua parte va divisa equamente tra i suoi figli.
Calcolo quote con coniugi in vita
Se invece abbiamo a che fare con un caso in cui sopravvivono figli e coniuge: al coniuge spetta metà dell'eredità, ai figli la restante parte divisa in parti uguali. Se, invece, sopravvive solo il coniuge, a questi va l'intera eredità. Allo stesso tempo, se sopravvivono coniuge e ascendenti, al coniuge vanno due terzi dell'eredità, agli ascendenti la parte restante, divisa in parti uguali.
Vi è poi l'eventualità che sopravvivano ascendenti e collaterali: generalmente, ai genitori va metà dell'eredità, anche se ce ne fosse solo uno, mentre ai fratelli, o se sono premorti, ai loro figli, va l'altra metà divisa in parti uguali.
Calcolo quote con parenti lontani in vita
Potrebbero poi esserci casi in cui sopravvivono parenti fino al sesto grado: in presenza di così tanti possibili eredi vale la regola secondo gli eredi con un grado più basso di parentela escludono quelli di grado più alto. Ad esempio, gli zii escludono i nipoti e i nipoti i pronipoti. Nel remoto caso in cui non esista un erede vivente, o in cui esistano prove che minino la legittimità degli eredi (figli illegittimi), il patrimoni viene devoluto allo Stato. È importante notare come in qualunque caso gli affini (suocero, cognato, genero) siano sempre esclusi dalle leggi sull'eredità. Ciononostante, bisogna sempre richiedere un consulto da parte di un esperto per la certezza del caso specifico.
Calcolo quote in situazioni straordinarie
Nell'eventualità che il vostro sia un caso complesso o controverso, e non riusciate a venirne a capo, ma non volete comunque rivolgervi ad un legale, allora potreste trovare utile l'utilizzo di software specifici in grado di calcolare automaticamente le quote ereditarie, in base agli eredi ed alle situazioni personali. I software sono facilmente reperibili dalla rete. Ciononostante, è bene tener presente che, per quanto accurato, il software non può, in alcun modo, sostituire la valutazione di un legale esperto. Pertanto, è fortemente consigliato consultare un esperto del settore.
Consigli
- La guida è solo a scopo informativo.
- La guida fornisce solamente delle informazioni indicative: per delle indicazioni accurate bisogna far riferimento agli esperti del settore.