Come calcolare le imposte sui rendimenti delle polizze vita stipulate entro il 2000
Introduzione
In questa guida cercheremo di spiegare nella maniera più semplice possibile, come calcolare le imposte sui rendimenti delle polizze vita stipulate entro il 2000. Tale imposta infatti è sottoposta a diverse normative, e varia in base al momento in cui le stesse polizze sono state stipulate. Nei passi successivi della presente guida analizziamo quindi quelle stipulate entro l'anno 2000.
Occorrente
- Polizza vita
- Moduli di pagamento imposte
Conoscere il controvalore del contratto
Nel caso in cui la nostra polizza sia stata stipulata entro il 31 dicembre del 2000, potremo considerarla parte della cosiddetta "vecchia fiscalità". Dal 1 gennaio 2012 infatti, è entrata in vigore una nuova normativa valida per tutte le polizze sulla vita eccetto per quelle previdenziali. Al fine di eseguire correttamente il nostro calcolo, sarà quindi fondamentale conoscere il controvalore del contratto al 31 dicembre 2011. Tale valore sarà ricavato dagli estratti conto inviati periodicamente dalla compagnia assicurativa stessa.
Scorporare l'imponibile
Una volta conosciuto il suddetto controvalore, bisognerà calcolare la differenza tra quello appena ricevuto e i premi pagati fino a tutto l'anno 2011, così in questo modo potremo quantificare il rendimento della polizza. Per scorporare l'imponibile, sarà necessario ridurre l'importo del rendimento in funzione degli anni del contratto definiti "antidurata". Nello specifico, la normativa stabilisce che l'imponibile venga determinato riducendo il rendimento del 2% per il numero di anni del contratto superanti il decimo. Quindi di conseguenza, bisognerà sottrarre dieci anni all'antidurata e poi ricavarne la parte intera. Nel passo seguente vi verrà illustrato un esempio per compiere questo calcolo. Se la polizza viene liquidata dopo 14 anni e 4 mesi, ossia ha 14,5 anni di vita, dovremo eseguire la seguente operazione: 14,5 - 10 = 4,5. A questo punto prenderemo in considerazione solo il numero intero: 4 e lo moltiplicheremo x 2% = 8%.
Considerare il rendimento della polizza vita
Adesso dovremo considerare il rendimento effettivo della polizza vita che per esempio, potrebbe essere pari a 1000 Euro. Moltiplicheremo tale valore per 100%, meno 8% ossia 92%. Otterremo 920 Euro e questo sarà l'imponibile del contratto che dovrà essere moltiplicato per l'aliquota del 12,5%. Nell'esempio appena descritto, otterremo quindi un'imposta pari a 115 Euro. L'ultimo passo da eseguire infine, sarà il calcolo del rendimento maturato nel 2012. Quindi effettueremo la differenza tra il valore della liquidazione e il controvalore al 31/12/2011 e sottrarremo i premi pagati nel corso del 2012.
Sommare le imposte nuove e vecchie
La suddetta imposta (su cui applicheremo un'aliquota del 20%) dovrà essere sommata a quella di "vecchia fiscalità" in modo da poter determinare il totale da pagare, così se in uno dei due periodi fiscali la polizza avesse prodotto un rendimento negativo, l'altro periodo se fosse positivo, potrebbe essere compensato senza nessun problema. Questo appena descritto è dunque un'opzione vantaggiosa che si prospetta a chi ha stipulato una polizza vita entro il 31 dicembre dell'anno 2000.
Valutare attentamente il differimento
A margine di questa guida è importante sottolineare che se si attende la scadenza naturale della polizza sia essa quindicinale o ventennale e poi si opta per il cosiddetto "differimento ", bisogna anche in questo caso fare le opportune valutazioni. Il suddetto differimento infatti se da un lato consente di congelare il capitale maturato per altri 5 anni e senza nessun versamento, non esclude a priori il pagamento di aliquote (seppur ridotte) delle suddette imposte, per cui la valutazione in merito deve essere accurata per evitare di incorrere in gravose sanzioni fiscali.