Come calcolare l'aggiornamento Istat sull'affitto
Introduzione
Se avete un immobile in locazione, saprete sicuramente che il canone d'affitto di un contratto potrà essere aumentato ad ogni scadenza contrattuale. L'aumento da calcolare è quello riguardante il tasso d'inflazione emanato dall'Istat. Il calcolo di questo aumento deve essere fatto da parte del proprietario dell'immobile e riportato al conduttore tramite comunicazione scritta. In questa guida vi daremo qualche consiglio su come calcolare in maniera semplice l'aggiornamento Istat sull'affitto senza incorrere in spiacevoli errori. Buona lettura!
Occorrente
- una calcolatrice,internet
Base
L'esatto calcolo dell'adeguamento Istat deve essere fatto in misura del 75% o del 100% della variazione dei prezzi al consumo, ossia dell'inflazione. Di solito, i contratti di locazione hanno una formula 4+4 il rialzo viene calcolato in misura del 100%, mentre nei contratti di locazione commerciale 6+6, il rialzo si calcola quasi sempre in misura del 75%. Ovviamente, va detto che questo aumento non è obbligatorio ma facoltativo, nell'eventualità deve comunicato mediante lettera, altrimenti è possibile rifiutarsi di pagare l'aumento.
Inflazione
Come riferimento per la rivalutazione bisogna prendere l'indice Istat di inflazione, Ricordiamo che l'aumento deve essere fatto sulla base dell'indice Istat di inflazione, e come riferimento si prende quello più recente disponibile. I dati solitamente vengono pubblicati dopo due mesi. Potrete ritrovare tutti gli indici di rivalutazione a questo link:
http://www. Istat. It/it/archivio/30440.
Dopo aver cliccato sul link, non vi resterà altro che calcolare la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, per poi eseguire i relativi conteggi. Non vi risulterà assolutamente difficile, anzi con pochi calcoli avrete fatto il vostro conteggio.
Esempio
Volendo fare un esempio, per aiutarvi anche in un ipotetico conteggio, innanzitutto è bene precisare che la legge prevede che l'adeguamento Istat non superi il 100% dell'indice Istat dei prezzi al consumo. Normalmente viene usata la rivalutazione al 100 o al 75% ma, nei contratti è possibile inserire una % più bassa. Ecco nel dettaglio l'esempio con variazione al 75% o al 100%
Se il tasso di inflazione è 1,3%
allora: 1,3x75/100 = 0,975%
oppure: 1,3x100/100= 1,3 %
In questo modo è stato trovato il tasso di rivalutazione che va moltiplicato per l'ultimo canone di locazione (esempio 600 ?).
Moltiplicando allora 600x0,975/100 = 5,85 il nuovo canone mensile sarà 605,85, se invece si userà il secondo indice di rivalutazione 600x1,3/100 = 7,8 il nuovo canone mensile sarà 607,80.