Come calcolare la rata di un mutuo a tasso variabile con CAP

Tramite: O2O 05/03/2019
Difficoltà:media
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Introduzione

Se dovete acquistare una casa o un terreno ed intendete accedere ad un mutuo, è importante sapere che tra i tanti disponibili oggi sul mercato finanziario c'è quello a tasso variabile con CAP. Quest'ultimo a differenza di quelli tradizionali, ha un massimale del tasso di interesse (CAP) oltre il quale i vostri pagamenti non possono aumentare. In riferimento a ciò, ecco una guida su come calcolare la rata di un mutuo a tasso variabile con CAP.

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Occorrente

  • Opuscolo informativo mutuo con CAP
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Considerare il periodo introduttivo legato al CAP

La tipologia di mutuo a tasso variabile con CAP è particolarmente adatta a chi ha un budget fisso mensile a seguito della propria attività lavorativa, e che quindi non può permettersi variazioni troppo sensibili e tali da creargli poi in futuro problemi per il pagamento delle rate. Premesso ciò, va altresì sottolineato che il tasso massimo è di solito calcolabile solo per un periodo introduttivo che può essere in genere da due a cinque anni, dopodiché la variazione avverrà con il tasso standard. Considerare il suddetto arco temporale introduttivo è la prima cosa da fare per calcolare la rata di un mutuo a tasso variabile della tipologia CAP.

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Moltiplicare l'importo con il tasso d'interesse

Il mutuo della tipologia variabile CAP è dunque l'unico tipo di tasso da scegliere se desiderate garantirvi la sicurezza di far fronte ai pagamenti che man mano si susseguiranno in base alla durata dello stesso, e al numero concordato con la banca o con un intermediario finanziario. I mutui con CAP tendono tuttavia ad offrire un tasso variabile più elevato e con poche tariffe scontate disponibili, poiché si paga una cifra maggiore per avere più sicurezza nel limite degli interessi stessi. Terminato il periodo di copertura introduttiva come già accennato in precedenza, il mutuo si baserà sulla tariffa variabile standard anche se è possibile previo accordo con la banca ottenere una proroga di ammortamento per altri due o cinque anni. A questo punto per fare degli esempi di calcolo della rata mutuo con tasso variabile, diciamo che se il CAP concordato è al 6% l?aumento dei tassi applicati al mutuo saranno del 5,6%, ovvero quello con cui bisogna moltiplicare l'importo del periodo introduttivo del mutuo.

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Tener presente del fattore proporzionale legato al CAP

I mutui a tasso variabile CAP garantiscono dunque che il pagamento totale non supererà un determinato livello, ed inoltre vi consentono anche di beneficiare di esborsi inferiori quando i tassi scendono. Sempre in riferimento a quanto accennato nel passo precedente in merito alla modalità di calcolo con un CAP al 6%, ecco una altro esempio. Se gli aumenti dei tassi superano questa soglia e arrivano ad esempio al 6,20%, ne consegue che il tasso da applicare ai fini del calcolo deve essere del 6% netto. In riferimento a ciò, dovete tener presente del fattore proporzionale legato alla crescita del CAP.

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