Come calcolare la percentuale dei rialzi titoli azionari
Introduzione
Detenere delle azioni significa presentare una percentuale, più o meno grande, del capitale di una determinata società. Oggi non rappresenta un aspetto improbabile possedere delle azioni di una o di più società, anche se questo non vuol dire essere automaticamente degli esperti in finanza. È buona regola sapere che quotidianamente le quotazioni di tutte quante le società variano, in positivo oppure in negativo, facendo aumentare o diminuire il loro valore e conseguentemente il capitale di chi ha investito. Per i non addetti ai lavori potrebbe essere difficile comprendere la reale entità di una variazione. Pertanto, potrebbe essere utile ricorrere ad una trasformazione in percentuale. In questa semplice ed esauriente guida andremo a vedere come calcolare, per l'appunto in percentuale, questo cambiamento, con la finalità di rendere più intuitivo i rialzi oppure i ribassi dei titoli azionari.
Occorrente
- Connessione internet
- Pc
Collegamento online
Un primo metodo, abbastanza semplice ed intuitivo, soprattutto nel caso in cui si devono calcolare più variazioni consiste nell'avvalersi dell'utilizzo della tecnologia. Internet mette a disposizione svariati siti, reperibili attraverso i motori di ricerca, che effettuano automaticamente questo genere di procedimento. Ad esempio tramite il collegamento
https://www.rivaluta.it/calcola_variazione_percentuale.asp si può inserire l'importo iniziale e quello finale della proprie azioni, per poi cliccare sul tasto calcola ed automaticamente si avrà sia il valore percentuale che quello assoluto. Questo tipo di procedimento non è realizzato ad hoc per i calcoli finanziari, ma ben si adatta alle proprie esigenze. Per calcolare la variazione delle scorte, le scorte immagazzinate il primo giorno dell'anno fiscale vengono confrontate con l'ultimo giorno dell'anno fiscale. Quindi, otteniamo la variazione annuale delle scorte.Variazione rimanenze = Rimanenze finali - Rimanenze iniziali.
Formula matematica
Prima di calcolare la variazione delle rimanenze, dobbiamo calcolare il numero delle rimanenze a fine anno. Lo calcoliamo con la seguente formula:
Stock finale = Stock iniziale + Stock prodotto - Stock venduto
Le scorte sono beni o prodotti che un'azienda produce o ordina di acquistare da rivendere e la vendita è l'attività principale dell'azienda. Sub">Quando in ambito contabile si fa riferimento al concetto di ?scorte?, ci si riferisce a quei beni che non sono ancora stati venduti (anche se l'obiettivo è la loro vendita immediata) e che, quindi, rimangono nel magazzino dell'azienda. Poiché non sono stati venduti, non hanno generato un reddito dalla vendita, sebbene abbiano una spesa per il loro acquisto o fabbricazione.
Pertanto, dobbiamo eseguire la regolarizzazione dell'inventario per tenere conto delle spese dell'inventario come viene venduto, non come viene acquistato o prodotto. Otteniamo questa regolarizzazione con la variazione delle scorte. Se non si ha ha disposizione di un computer o comunque si ha l'intenzione di eseguire questo calcolo autonomamente, possiamo affermare che la formula matematica non è per nulla complicata.
Rapporto della percentuale
Per prima cosa si deve andare a calcolare il rapporto percentuale, tra il dato finale ed il dato iniziale. Il dato finale corrisponde al valore delle proprie azioni all'attualità. Invece, il dato iniziale consiste nel valore delle proprie azioni, all'inizio del periodo che si prende in considerazione. Un esempio può farci capire questo meccanismo, nel migliore dei modi. Supponiamo che il primo gennaio 2014 ogni tua azione avesse un valore di 0,64, mentre oggi sia cresciuta allo 0,84. Innanzitutto, occorrerà effettuare il seguente calcolo: valore finale / valore iniziale x 100. Quindi, si ottiene 0.84 / 0.64 x 100 =131,25. Dal rapporto percentuale è possibile calcolare la variazione, sottraendo al valore ottenuto 100. Pertanto, rimanendo al nostro esempio precedente, si ottiene: 131,25 - 100 = 31,25, che rappresenta il nostro guadagno in termini di percentuale. La trasformazione in percentuale rende più reali le variazioni azionarie. Un occhio non attento ed inesperto, infatti, potrebbe ritenere l'aumento del 0,20 quasi irrisorio, dal momento che non tiene in considerazione del valore delle azioni stesse. In realtà dobbiamo precisare che nell'esempio appena effettuato la variazione è di oltre il 31%, quindi pari a quasi 1/3 del valore complessivo.
Consigli
- Nella contabilità verrà registrata una spesa per quei 5 stock in cui il magazzino diminuisce, che si riflette nel conto economico. La diminuzione delle rimanenze si riflette nello stato patrimoniale.