Come calcolare la pensione di un avvocato
Introduzione
Una delle professioni storicamente più rinomate e remunerative è sempre stata quella dell'avvocato. Tuttavia, c'è da dire che nell'ultimo periodo riuscire ad accedere all'interno di questo mondo è diventato piuttosto complesso. C'è un percorso di studi lungo e faticoso, seguito al praticantato, con un grandissimo obiettivo in prospettiva, ovvero quello di riuscire a costruirsi un futuro solido all'interno della società, anche da un punto di vista economico e finanziario. In questa guida, con pochi e semplici passaggi, vi illustrerò come calcolare la pensione di un avvocato, fornendovi tutte le informazioni necessarie per quanto riguarda le condizioni di concessione della pensione. Vediamo quindi come procedere.
Occorrente
- tabella contributi/redditi
La riforma del governo
Ricorderete sicuramente la riforma del governo Monti denominata come "Salva Italia". All'interno di questo provvedimento, il governo solleciò l'attuazione dei cambiamento nelle casse di risparmio delle categorie professionali, in maniera tale da riuscire a garantire una sostenibilità a lungo termine nel pagamento delle pensioni. Gli avvocati che esercitano la loro professione fanno capo alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense (CNPAF) che è l'ente a cui devono essere assicurati per legge. Attraverso questa legge, hanno diritto di andare in pensione tutti i soggetti iscritti all'albo degli avvocati al compimento dei cinquantanove anni d'età, con un periodo di contributi versati variabile fra i trenta ed i trentasette.
La quota base
Per andare a calcolare nel dettaglio l'importo percepibile, abbiamo la necessità di prendere come riferimento delle determinate tabelle appositamente aggiornate a cadenza annuale. Tramite queste tabelle risulta più semplice lo svolgimento di tale procedura. Dobbiamo prendere in considerazione due elementi distinti, uno retributivo e uno contributivo. Mi sto riferendo alla quota base e alla quota modulare. La prima viene calcolata sulla media dei redditi professionali maturati (base pensionabile), esclusi i peggiori cinque fra essi. Per quanto riguarda la seconda, invece, essa ha una modalità di calcolo che prendere in considerazione la somma dei contributi che sono stati versati dal legale. Fatta la dovuta somma, a questo reddito viene applicata un'aliquota per tutti gli anni di contribuzione variabile dall'1,50% ? 70.486,00 al 1,20% fino a ? 94.000,00.
La quota modulare
Dopo aver valutato il metodo di carattere reddituale nel passo appena superato, bisogna aggiungere la quota modulare che è costituita prendendo in considerazione il totale dei contributi facoltativi annuali che vengono versati dal soggetto preso in considerazione per il calcolo. Il capitale è rivalutato ad un tasso del 90% rispetto alla variazione media del tasso di rendimento del patrimonio investito dalla Cassa nell'ultimo quinquennio. Per quanto riguarda quello che è il valore minimo che viene attribuito in via garantita, esso risulta essere pari all'1,5%. Una volta che l'avvocato entrerà in pensione, il montante verrà modificato in rendita. La rendita è calcolata attraverso dei fattori collegati all'anzianità.
In ultima analisi, vi consiglio un approfondimento tematico, attraverso la lettura di ulteriori link che potranno offrirvi delle informazioni interessanti per la comprensione della tematica che abbiamo appena preso in esame. Eccovi un link relativo al calcolo del metodo reddituale: https://www.pensionielavoro.it/site/home/lavori-e-pensione/libero-professionista-iscritto-a-un-albo/avvocati.html.
Consigli
- Aiutatevi con le specifiche tabelle nel calcolo