Tuttavia, prima di procedere al calcolo dell'indice di liquidità primaria, è necessario operare la riclassificazione dello stato patrimoniale aziendale. Più precisamente bisogna ricavare: LIQUIDITÀ IMMEDIATE ottenute dalla somma del denaro in cassa, del conto corrente attivo e dei titoli finanziari posseduti nei confronti di terzi; LIQUIDITÀ DIFFERITE rappresentate dalla somma dei crediti verso i clienti esigibili entro l'anno, ratei attivi e risconti attivi; DISPONIBILITÀ di cui fanno parte le rimanenze finali valutate al prezzo di vendita e i crediti oltre l'anno. La somma di queste prime tre voci costituisce l'ATTIVO CORRENTE. Infine il PASSIVO CORRENTE, in cui rientrano un eventuale saldo negativo sul conto corrente, i debiti entro l'anno verso i fornitori, l'IVA a debito accumulata, i ratei passivi ed i risconti passivi.