Come calcolare il tasso di interesse
Introduzione
Il tasso di interesse è l'importo addebitato, espresso in percentuale, da un prestatore a un mutuatario per l'utilizzo di un capitale. I tassi di interesse sono tipicamente indicati su base annua e sono noti anche come tasso annuo effettivo globale (TAEG). I capitali presi in prestito potrebbero includere denaro, beni di consumo e beni di grandi dimensioni, come un veicolo o un edificio. In termini di denaro preso in prestito, il tasso di interesse è in genere applicato al capitale, che è la quantità di denaro prestata. Il tasso di interesse è il costo del debito per il mutuatario e il tasso di rendimento per il creditore. Se infatti avete depositato una somma di denaro (capitale) in banca oppure alla posta, dopo un anno noterete che questa somma vi avrà fruttato degli interessi che si saranno aggiunti al capitale. Se volete sapere che tasso di interesse vi ha fornito la banca o la posta, non dovrete fare altro che calcolarlo. Ecco allora come calcolare il tasso di interesse.
La percentuale
Gli interessi che si sono aggiunti al capitale sono da intendersi al netto delle imposte, dal momento in cui le somme derivanti dalle rendite finanziarie sono per legge tassate al 12,50% e sono direttamente gli intermediari finanziari ai quali avrete affidato i vostri risparmi a corrispondere le relative imposte al fisco. In questo modo, potrete esimervi dal versamento delle tasse sugli interessi maturati delle somme di denaro depositate. Per calcolare il tasso di interesse che la banca o la posta vi hanno inizialmente imposto sul capitale versato, dovrete seguire un'apposita formula che vi permetterà, appunto, di risalire al tasso calcolato sulla somma stessa, nell'arco di tempo durante il quale la somma è restata ferma sul libretto.
Le obbligazioni
Successivamente, dovendo scegliere tra la banca e la posta, è bene sapere che la prima offre dei rendimenti sicuramente migliori senza dover correre nessun rischio. Tuttavia, ambedue detengono una componente importante nei propri investimenti di obbligazioni (per lo più statali), sinonimo quindi di garanzia e redditività certe. La formula per calcolare il tasso di interesse è la seguente: R = I x 100: C x T; dove R indica il tasso di interesse, I è l'intesse stesso, C è il capitale e T indica il tempo (espresso in anni). Questa formula, dunque, è valida per calcolare il tasso di interesse utilizzando gli anni. Per essere più sicuri di non sbagliare, è possibile anche servizi di appositi calcolatori presenti su internet, i quali sono abbastanza semplici ed intuitivi da utilizzare.
I rischi
Se volete che i vostri risparmi ottengano delle performance quantomeno uguali o addirittura migliori di quelle del mercato, bisogna prima di tutto conoscere quale sia la vostra propensione al rischio e a quali strumenti vorrete destinarli, visto che una componente importante e da non sottovalutare in nessun caso, è proprio la diversificazione di quello che viene comunemente definito portafoglio. Se invece volete calcolarlo sui mesi, dovete utilizzare la seguente simile forma: R = I x 1200: C x T
(sostituite semplicemente alla T il numero di mesi). Infine, se volete calcolare il tasso di interesse conoscendo i giorni (giorni durante i quali il capitale è rimasto depositato sul libretto o sul conto), dovete applicare quest'altra formula: R = I x 36.000: C x T cioè Tasso uguale ad Interesse per 36.000 diviso Capitale per Tempo (sostituite alla T il numero dei giorni).
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Consigli
- In alternativa si possono utilizzare anche i calcolatori online