Come calcolare il rendimento della polizza a vita
Introduzione
Molte persone prima di stipulare una polizza vita si chiedono a giusta ragione se il capitale versato gli viene garantito alla scadenza, e soprattutto se il rendimento è quello promesso. In merito è importante sapere che per eseguire un calcolo preciso, è necessario conoscere alcuni parametri e nel contempo apprendere che il capitale versato e quello maturato subiscono nel complesso una decurtazione che oscilla tra il 10 e il 20%. Premesso ciò, nei passi successivi della guida vediamo nel dettaglio come calcolare il rendimento di una polizza vita.
Leggere attentamente termini e condizioni
Per conoscere in modo preciso a quanto ammonta il rendimento di una polizza vita stipulata con una compagnia assicuratrice e della durata decennale, bisogna attenersi a due tabelle che si contraddistinguono tra loro in due fasi. Ognuna consente infatti di determinare il capitale finale, che si percepisce in base a dei calcoli ben precisi. Inoltre è fondamentale leggere attentamente termini e condizioni della polizza, per evitare che il rendimento sia inferiore alle aspettative.
Attenersi a delle tabelle
La prima tabella da attenersi a cui abbiamo fatto accenno nel passo precedente della guida, ci dice che il capitale versato subisce una perdita del 2,5% circa dovuta alle tasse. In questo caso una polizza decennale con versamento costante (quindi non indicizzato) di euro 1000 annuali sulla carta dovrebbe garantire un capitale di 10.000 euro, ma in realtà sottratto il 2,5 % di tasse si riduce ad euro 9.750. Tuttavia va sottolineato che il rendimento della polizza vita potrebbe subire un'ulteriore decurtazione in base ad altri oneri accessori (negoziazione della pratica), che vengono però calcolati una tantum nel momento della stipula stessa, quindi il valore risulta già noto e in genere si tratta di poche decine di euro. La seconda tabella riguardante la sottoscrizione di una polizza ramo vita, che non solo prevede un rendimento di 9.750 euro a fonte dei 10.000 versati, ma anche altre decurtazioni la cui somma è la risultante di spese di gestione ed emissione del contratto oppure della quietanza pari a circa 10 euro. Alla fine dati alla mano si scopre che il rendimento della polizza vita (compresi gli interessi maturati nei dieci anni), sarà il frutto di un capitale iniziale di circa 9.500 euro.
Optare per una polizza indicizzata
A margine di questa guida va sottolineato che per sopperire a questa decurtazione fisiologica che una polizza subisce a causa delle tassazioni, conviene optare per la stipula di un'assicurazione sulla vita di tipo indicizzato. Quest'ultima infatti garantisce un rendimento direttamente proporzionale al costo della vita, e con un conseguente incremento mensile delle rate nel corso degli anni. Per fare un esempio se si parte con 100 euro, verso il 7-8 anno la quota da versare sarà di circa 150 euro. Il rendimento della polizza sarà comunque vantaggioso rispetto alla precedente modalità di stipula, poiché degli ulteriori guadagni compensano le spese obbligatorie da sostenere.