Come calcolare il rendimento dei titoli di Stato
Introduzione
Il mercato azionario e della finanza per alcuni rappresenta una vera e propria giungla, dalla quale difficilmente se ne viene fuori. Il fatto è che esso può nascondere diverse insidie e diversi e numerosissimi ostacoli. Per cui bisogna sapersi districare al meglio, al fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi finanziari. Il rendimento obbligazionario è il rendimento che un investitore realizza su un'obbligazione. Il rendimento dei titoli di Stato può essere definito in diversi modi: impostare il rendimento obbligazionario pari al suo tasso cedolare è la definizione più semplice. Il rendimento corrente è una funzione del prezzo del titolo e della sua cedola o pagamento degli interessi, che sarà più preciso del rendimento della cedola se il prezzo del titolo è diverso dal suo valore nominale. Calcoli più complessi del rendimento di un titolo terranno conto del valore temporale del denaro e del pagamento degli interessi complessivi. Questi calcoli includono il rendimento alla scadenza, il rendimento equivalente delle obbligazioni e il rendimento annuale effettivo.
In questa guida vedremo più specificatamente come calcolare il rendimento dei titoli di Stato.
Occorrente
- Microsoft Excel
I BOT
Prendendo in esame i BOT, vale a dire i Buoni Ordinari del Tesoro, occorre considerare che gli stessi risultano avere delle scadenze pari rispettivamente a 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi. Per calcolarne il tasso di rendimento, occorre tenere in considerazione la seguente formula:
r = [ VN - (P+comm.)] / [(P+comm.) x g/365 ] x 100
Tieni presente il fatto che per effettuare il calcolo in questione, dovrai utilizzare il programma Excel, che è molto preciso.
I CTZ
Passando ora ad esaminare i CTZ, vale a dire i Certificati del Tesoro Zero Coupon, bisogna considerare il fatto che la formula è praticamente simile, ma le scadenze, a differenza dei BOT, risultano essere un periodo di tempo pari a due anni. Anche per questo tipo di calcolo bisognerà utilizzare il programma Excel, che resta lo strumento più valido e veloce per questa tipologia di calcolo.Questi titoli possono essere quotati con un "prezzo pulito" che esclude l'interesse maturato, o con il "prezzo sporco" che include l'importo dovuto per riconciliare l'interesse maturato.
I CCT
A questo punto, vanno tenuti in considerazione i titoli a tasso variabile, ossia i CCT. Tale sigla significa Certificati di Credito del Tesoro. Si tratta di titoli pubblici a tasso di interesse variabile. Il tasso in questione, non è altro che il risultato della seguente formula:
i = tasso dei più recenti BOT semestrali + 0,15
Il valore 0,15, altro che non è che una piccola maggiorazione che va aggiunta al tasso dei BOT semestrali. Tieni presente che la scadenza di questi titoli di stato è inerente ad un periodo di tempo pari a sette anni.
I BTP
Infine, parliamo dei titoli a tasso fisso di lunga durata, per intenderci i BTP e i Btp Italia. La loro durata varia da un minimo di tre anni sino ad un massimo di trenta. Il tasso di rendimento, in questo caso, lo dovrai calcolare in base al capitale effettivamente rivalutato e che tenga conto anche di un importante fattore quale è l'inflazione rilevata in Italia. Ad esempio, nel caso in cui tu decida di acquistare un BTP pari a 10.000 euro, al prezzo di 9.800 euro, pagando alla banca 50 euro di commissioni, con scadenza di dieci anni e tasso al 2,5 %, facendo il calcolo attraverso il programma di Excel sul tuo computer, sempre con la formula di base, otterrai un tasso di rendimento pari al 2,67 %.
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Consigli
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