Come calcolare il rendimento dei buoni fruttiferi postali
Introduzione
I Buoni Fruttiferi Postali (BFP) rappresentano una forma di risparmio sicura e flessibile, offrendo al risparmiatore la possibilità di disinvestire in qualsiasi istante con la totale garanzia del capitale investito. Il vantaggio è che sarà maggiorato degli interessi nel frattempo maturati. Questi buoni sono dedicati esclusivamente ai risparmiatori che abbiano conseguito il rimborso a scadenza di buoni fruttiferi postali cartacei e/o siano titolari di buoni fruttiferi postali dematerializzati in scadenza. Sono anche riservati a utenti che reinvestiranno capitali derivanti dalla scadenza di obbligazioni collocate in esclusiva da Poste Italiane. Se siete interessati a questo tipo di investimento ora vediamo come calcolare il rendimento dei buoni fruttiferi postali sui quali vogliamo fare un investimento.
Quanto costa l'investimento
Il costo di questa forma di investimento è notevolmente ridotta rispetto ad altre tipologie di immobilizzazione di capitale a rendita, in quanto non prevede dei costi di gestione oppure commissioni di negoziazione, e ciò li rende particolarmente appetibili ed amati dagli investitori. Anche i BFT, come altre forme di investimento, subiscono una tassazione annua, che normalmente è pari al 12,5 %. Questo valore, però, risulta inferiore rispetto alle imposte applicate su altre forme di investimento, come ad esempio le obbligazioni ed i titoli azionari, il che li rende davvero appetibili per i piccoli investitori e i risparmiatori. Le Poste inoltre garantiscono una maggiore affidabilità rispetto ad altri fondi di investimento.
Quante sono le tipologie
Attualmente i BFP prevedono ben 12 differenti metodi di emissione. Inoltre sono state definite anche 3 categorie di strumenti ad essi collegate: i buoni fruttiferi a 18 mesi che garantiscono un rendimento ridotto dello 0,6 %, che al netto della tassazione scivola allo 0,52% sono fra quelli a durata minore. Per poter usufruire di buoni che garantiscano un rendimento maggiore, è consigliabile optare per i BFT a durata medio-lunga, ovvero quelli ordinari e quelli dedicati ai minorenni. I buoni ordinari partono da una base lorda di rendimento annuo conteggiata in uno 0,25%, per arrivare a toccare picchi del 4,75% una volta raggiunto il 18° anno dall'inizio dell' investimento, quindi si tratta di una scelta di lunga durata, che deve essere ponderata attentamente, anche perché la crescita è progressiva, ma se si abbandonano non possono essere recuperati i vantaggi.
Quali sono i più interessanti
Molto convenienti sono anche i BFT dedicati ai minorenni, i quali partono da una base annua dell'1,25%, per poi attestarsi al 4,26% lordo dopo il 10° anno. Sul capitale investito, qualsiasi BFT si scelga, verrà applicata un'imposta standard di bollo pari allo 0,2 %. Per ottenere gli interessi maturati, bisognerà attendere un periodo variabile abbastanza lungo, che va dai 12 ai 36 mesi per i buoni ordinari e per quelli per i giovani. Infine, per tutti coloro che vogliono proteggere il proprio capitale dall'inflazione, ci sono i buoni indicizzati all'inflazione. Negli ultimi anni sono diventati molto richiesti, proprio per via della scarsa stabilità dei mercati. Questo investimento garantisce un interesse di rendimento pari al carovita, a cui va sommato lo 0,75% di rendimento medio lordo. Sulla base dell'investimento prescelto e in relazione alla somma investita, è possibile calcolare il guadagno al netto delle tasse, ovvero il rendimento.
Consigli
- Chiedete al vostro sportello postale di fiducia ogni indicazione aggiornata