Come calcolare il reddito d'esercizio
Introduzione
Obbligatoria per qualunque società quotata in Borsa è la tenuta della contabilità generale. Questa fornisce informazioni quantitative destinate agli stakeholders e consiste nella rilevazione dei fatti esterni di gestione con il metodo della partita doppia. L'obiettivo della contabilità generale è quello di stabilire il bilancio di esercizio, che evidenzia il reddito d'esercizio ed il capitale di funzionamento collegato. Il reddito d'esercizio (risultato economico al termine di un periodo amministrativo) serve quindi per determinare se la gestione ha incrementato o ridotto il capitale proprio dell'azienda. L'approvazione del bilancio di esercizio viene compiuta dall'assemblea dei soci ordinaria, la quale delibera anche in merito alla destinazione dell'utile di esercizio o alla copertura della perdita di esercizio. Nel presente tutorial di contabilità vediamo dunque come calcolare il reddito d'esercizio. Tale procedimento risulta davvero fondamentale, ma spesso viene considerato erroneamente lungo e complicato.
Occorrente
- Conoscenze di economia
- Calcolatrice
- Scritture di assestamento
Considerare soltanto costi e ricavi di competenza economica d'esercizio
Il documento contabile deputato ad evidenziare l'ammontare del reddito d'esercizio attribuibile al periodo amministrativo di riferimento ed il suo processo di formazione è il Conto Economico. Alcune operazioni si compiono totalmente in un solo periodo amministrativo, perché cominciano e forniscono l'utilità nello stesso. Degli esempi possono essere tutte le merci vendute nel medesimo esercizio oppure i costi sostenuti per servizi. Bisogna tenere a mente che esistono varie tipologie di operazioni che vengono ordinate in modo diverso. Ci sono anche quelle che però implicano diversi periodi amministrativi, tra cui i beni acquistati e non vendute completamente. La quantificazione del reddito d'esercizio richiede l'identificazione e la ripartizione delle voci di bilancio comuni a più esercizi.
Ricorrere alle scritture di assestamento
Un reddito d'esercizio non è indipendente rispetto agli altri, qualunque si collega sia ai redditi d'esercizio passati che a quelli futuri. Per stabilire il reddito d'esercizio alla chiusura del periodo amministrativo, bisogna scindere i costi ed i ricavi in due gruppi secondo il principio della competenza economica. Un costo è di competenza economica se il bene/servizio viene utilizzato e non è più adoperabile. Un ricavo è di competenza economica quando il bene/servizio viene prodotto e trasferito ad un compratore. Per trovare la quota di costo o ricavo comune a più esercizi che si riferisce al periodo amministrativo corrente, basterà ricorrere alle scritture di assestamento (integrazione, rettifica e ammortamento). Il calcolo del reddito d'esercizio richiede di vedere la situazione patrimoniale iniziale con attività e passività, stabilendo il patrimonio netto a pareggio.
Analizzare tutte le operazioni di competenza economica di esercizio
A questo punto occorre analizzare tutte le operazioni compiute nel periodo amministrativo di riferimento. Innanzitutto bisogna considerare quelle che hanno determinato i flussi di disponibilità liquide non riguardanti la cassa, bensì il conto corrente bancario o postale. Tramite la differenza tra le entrate finanziarie e le uscite finanziarie si giunge al pareggio di bilancio. Dopodiché si passa all'acquisto delle merci, dove è necessario pensare ai costi di competenza correlati ai ricavi di vendita. I fattori produttivi ad utilità pluriennale sono di competenza nell'esercizio soltanto limitatamente al valore della quota di utilità ceduta durante il periodo amministrativo.
Seguire il metodo sintetico o il procedimento analitico
Si ha l'opportunità di procedere secondo il metodo sintetico (differenza tra capitale proprio finale e quello iniziale) o la tecnica analitica. Il procedimento sintetico è quello più adoperato grazie alla sua facilità e velocità d'uso. Nelle questioni più complesse, bisogna però seguire il metodo analitico. Le attività finanziarie presenti nella situazione patrimoniale vengono rappresentate dai costi residuali dei fattori produttivi, dalle merci invendute, dai crediti e dai soldi nel conto corrente bancario o postale. Le passività finanziarie sono invece i debiti verso fornitori. Per giungere al pareggio di bilancio, si aggiunge l'importo del patrimonio netto. Sottraendo quest'ultimo al capitale proprio iniziale, verrà fuori l'utile di esercizio o la perdita di esercizio. Nella tecnica analitica, i ricavi ed i costi di competenza economica si iscrivono nel Conto Economico ed il saldo costituisce l'utile di esercizio o la perdita di esercizio.
Conoscere gli elementi compresi nel patrimonio netto
Il patrimonio netto appena citato include quattro elementi. Innanzitutto si trova il capitale sociale, ossia i contributi dei soci per l'avviamento della società. Dopodiché ci sono le riserve da usare per gli accadimenti imprevisti, cioè la quota degli utili non distribuita. In terzo luogo si hanno gli utili dei quali non risulta ancora definito l'impiego. L'ultimo elemento riguarda le perdite accumulate negli anni, che andranno coperte tramite le risorse o le riserve a disposizione. Ecco quindi spiegato come calcolare il reddito d'esercizio, ovvero il risultato economico conseguito per effetto della gestione aziendale in un periodo amministrativo.
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Consigli
- Studiare bene gli argomenti di contabilità generale.
- Eseguire le scritture di assestamento per trovare la quota di competenza economica di esercizio dei costi/ricavi comuni a vari periodi amministrativi.