Come calcolare il rating bancario
Introduzione
Il rating bancario rappresenta un tipico strumento che consente di controllare, in maniera costante, il livello dei titoli obbligazionari e gli eventuali rischi a carico delle imprese. Generalmente il valore di questo parametro viene espresso in lettere. Inoltre, di conseguenza, a seconda del rischio viene espresso il premio che deve essere corrisposto da un'azienda che ha l'intenzione di sottoscrivere un determinato investimento. In questo breve articolo spiegheremo, pertanto, come calcolare il rating bancario. Si tratta di un argomento che può risultare particolarmente spinoso a coloro che non hanno dimestichezza con il settore finanziario. Tuttavia, attraverso alcuni passi coincisi riusciremo a fissare i concetti principali, in modo tale da riuscire a farci comprendere anche da chi non possiede solide basi in questo settore.
Dove si può consultare il rating bancario e come si determina
Il rating bancario viene calcolato ed aggiornato costantemente, e può essere consultato agevolmente, recandosi presso specifici quotidiani che si occupano di affari e di finanza. Queste riviste si trovano presso le banche oppure possono essere reperite direttamente online, in formato digitale. Per determinare il rating bancario, ci si basa su un codice prestabilito, che ciascun anno tende a variare nell'ambito di una normativa denominata "Basilea 2". Secondo questa norma, è previsto che gli investitori e le imprese debbano fornire i minimi requisiti e le garanzie necessarie per potere accedere all'investimento. Attualmente, è stato approvato il regolamento "Basilea 3", che ha introdotto alcune novità rispetto alla precedente riforma, e verrà applicato a partire da gennaio 2019, per tutti quanti i Paesi aderenti.
Ogni banca presenta i propri parametri di riferimento
A questo punto possiamo entrare maggiormente nel dettaglio, per andare a vedere come occorre procedere per effettuare il calcolo del rating bancario. Innanzitutto, è necessario chiarire il concetto che ciascuna banca presenta i propri parametri di riferimento, per effettuare questo calcolo. Questi aspetti sono l?analisi del patrimonio aziendale, uno studio del settore che interessa nello specifico l?azienda richiedente, la presenza di eventuali pendenze oppure di segnalazioni nel CRIF (ossia il Centro per il Rilevamento delle Infrazioni legate ai pagamenti), la capacità di liquidità e l?ordinamento dello staff dirigenziale. Il calcolo del rating è la conseguenza, pertanto, di un attento studio della posizione economica del soggetto oppure dell?azienda che emette o procede all'acquisto di un tipo di obbligazione. Al giorno d'oggi, possiamo affermare che la ricerca è semplificata dalla nascita di agenzie specializzate nel calcolo del rating, le quali si occupano di esaminare l?andamento e la situazione finanziaria di un soggetto oppure di un'impresa, in maniera particolarmente approfondita. Diverse banche, infatti, si affidano proprio alla professionalità di queste agenzie, per poter emettere un verdetto in tempi abbastanza stretti.
Con un rating alto il rischio di investimenti è minore
Tra l'altro, online sono anche disponibili diversi siti internet che elencano tutta una serie di simboli del rating. Generalmente, quando un?azienda presenta un rating particolarmente elevato, il rischio di investimenti dovrebbe essere minore, mentre i valori hanno una durata quasi sempre annuale, anche se molte di queste agenzie ne controllano mensilmente l?andamento. Spesso può anche capitare che la tendenza ad avere un rating verso il basso, venga opportunamente segnalata e monitorata in apposite liste. Questo viene effettuato per venire incontro, nel più breve tempo possibile, a chi ha necessità di conoscere lo status finanziario di un?impresa oppure di un soggetto (in questo caso le banche) in tempo reale.