Come calcolare il pro-rata di detraibilità IVA
Introduzione
L'Iva, che è l'imposta sul valore aggiunto, è una forma di tassazione indiretta che va a colpire i trasferimenti di ricchezza prodotta da servizi e beni intermedi oppure finali. Essa è una norma di recepimento di una direttiva comunitaria. Ai fini di determinare l'imposta, viene distinta in due tipi di operazioni: certe danno diritto alla detrazione ai fini del calcolo del tributo, mentre invece altre sono attività esenti. Le prime beneficiano di questo diritto in misura proporzionale alla quantità delle operazioni imponibili. Occorrerà calcolare il cosiddetto "Pro-rata" di detraibilità ai fini IVA. Le operazioni esenti invece sono definite dall'Art. 10 del PDR numero 633/72. Per le aziende oppure per i liberi professionisti che fanno operazioni occasionalmente esenti, il calcolo del imposta non rappresenta una difficoltà enorme. Contrariamente, quando tutte e due operazioni, fatte durante l'esercizio di riferimento sono frequenti il calcolo è leggermente più complesso. Continuate la lettura di tale tutorial per capire di cosa si tratta e come calcolare Il Pro-rata Di Detraibilità Iva. Buon lavoro!
Occorrente
- Scritture Contabili correttamente redatte
Vi spieghiamo cosa è il Pro-rata
Questa percentuale viene calcolata facendo riferimento alla frazione dove al numeratore è indicato il valore delle operazioni imponibili più quelle escluse, ed al denominatore la somma del numeratore maggiormente tutte le operazioni esenti.
Il Pro-rata è la percentuale, che non sarà possibile detrarre ai fini del calcolo IVA, rapportata all'importo delle operazioni esenti.
Vi spieghiamo quelle operazioni assoggettate all'IVA
I valori che vanno a formare il numeratore, cioè tutte quelle operazioni assoggettate all'IVA, sono relative quelle non soggette o assimilate, oltre ai trasferimenti nel territorio Italiano con l'esclusione delle città di Livigno e Campioni d'Italia, anche tutte quelle relative le operazioni intracomunitarie. Parliamo quindi di operazioni non soggette con riferimento a cessione di aziende o rami di esse, scissioni, fusioni e trasferimenti. I passaggi interni di beni, cioè le "regalie" o le cessioni di campioni gratuiti se vengono considerati gli importi unitari massimi. Operazioni di factoring, cessione di oro, cessione di denaro in valuta oppure le attività che rientrano in uno dei regimi speciali, come la vendita di tabacchi, di sali, giornali e libri.
Sono esclusi dal calcolo, invece, ai fini della determinazione della percentuale in esame, le cessioni di beni ammortizzabili, operazioni esenti non oggetto di attività propria, passaggi interni tra attività separate, cessioni esenti all'Art. Ex 10 numero 27-quinquies. Al denominatore dovrà essere sommato invece, al numeratore calcolato precedentemente, le operazioni finanziarie e creditizie, di assicurazione, vitalizio, riassicurazione, operazioni in valuta estera oppure relativa alla riscossione dei tributi, lotterie, dei giochi e concorsi. Cessione di azioni o quote societarie nuovamente, cessione di fabbricati, affitto locazione, prestazione di mandato, intermediazione e mediazione.
Vi indichiamo in che modo si determina l'importo dell'IVA detraibile
Quando avrete fatto il prodotto ed ottenuto la percentuale di detraibilità dell'imposta, occorre sommare il risultato ottenuto così all'importo dell'IVA risultante sugli acquisti, il cui arrotondamento dovrà essere fatto prendendo le prime tre cifre decimali ed arrotondando per difetto oppure eccesso in base al numero sia superiore o inferiore a 0.005. In questo modo verrà determinato l'importo dell'IVA detraibile.