I valori che vanno a formare il numeratore, cioè tutte quelle operazioni assoggettate all'IVA, sono relative quelle non soggette o assimilate, oltre ai trasferimenti nel territorio Italiano con l'esclusione delle città di Livigno e Campioni d'Italia, anche tutte quelle relative le operazioni intracomunitarie. Parliamo quindi di operazioni non soggette con riferimento a cessione di aziende o rami di esse, scissioni, fusioni e trasferimenti. I passaggi interni di beni, cioè le "regalie" o le cessioni di campioni gratuiti se vengono considerati gli importi unitari massimi. Operazioni di factoring, cessione di oro, cessione di denaro in valuta oppure le attività che rientrano in uno dei regimi speciali, come la vendita di tabacchi, di sali, giornali e libri.
Sono esclusi dal calcolo, invece, ai fini della determinazione della percentuale in esame, le cessioni di beni ammortizzabili, operazioni esenti non oggetto di attività propria, passaggi interni tra attività separate, cessioni esenti all'Art. Ex 10 numero 27-quinquies. Al denominatore dovrà essere sommato invece, al numeratore calcolato precedentemente, le operazioni finanziarie e creditizie, di assicurazione, vitalizio, riassicurazione, operazioni in valuta estera oppure relativa alla riscossione dei tributi, lotterie, dei giochi e concorsi. Cessione di azioni o quote societarie nuovamente, cessione di fabbricati, affitto locazione, prestazione di mandato, intermediazione e mediazione.