Come calcolare il Capital Gain
Introduzione
Si definisce Capital Gain un titolo che viene acquisito da un investitore. Tale titolo è molto rinomato e pertanto la corsa all'acquisto è combattuta da diverse persone, in particolare da coloro che si occupano della compravendita di azioni. Quello che in realtà costituirà per l'investitore il guadagno, consiste nello scarto tra il prezzo a cui acquista tale titolo e quello a cui lo rivende. In questa guida troverete tutto ciò che vi serve per capire cosa sia nel dettaglio questo titolo, ma soprattutto come calcolare correttamente il suddetto Capital Gain.
Occorrente
- Titoli
Acquistare e vendere titoli
Come già accennato in fase introduttiva della presente guida, con il Capital Gain si acquistano e si vendono svariate tipologie di titoli; la differenza tra questi due comportamenti finanziari genera un certo guadagno allo speculatore. Questa manovra è particolarmente evidente con alcuni titoli come ad esempio le obbligazioni. Il Capital Gain in tal caso non è altro che parte del rendimento del titolo stesso, ma tuttavia non rappresenta il guadagno netto in quanto la cifra generata potrebbe in realtà contenere anche dei dividendi, degli interessi e molto altro ancora.
Verificare la plusvalenza
Il Capital Gain si verifica solo in alcune situazioni come nel caso della plusvalenza, ossia quando il prezzo di vendita supera quello d'acquisto dell'obbligazione o anche del titolo di stato. Se ad esempio abbiamo un titolo a dieci euro e il suo prezzo di vendita è venti euro, ciò significa che si genera una plusvalenza e che avremo un Capital Gain di dieci euro. Ovviamente in alcuni casi, si possono verificare anche delle perdite. Ad esempio con un titolo acquistato a venti euro e rivenduto a cinque, ci sarebbe un danno di quindici euro. Tuttavia è molto importante ricordare che per poter parlare di Capital Gain è necessario che l'acquisto e la vendita avvengano in modo oneroso, poiché non costituiscono Capital Gain tutte quelle vendite di titoli acquisiti ad esempio mediante donazioni o eredità.
Effettuare il calcolo del rendimento
A questo punto, vediamo come procedere per effettuare il calcolo del valore. Il Capital Gain può essere generato in modo assoluto, quindi sottraendo al prezzo di vendita quello d'acquisto oppure sotto forma di rendimento percentuale, ovvero dividendo la detta differenza per il prezzo di acquisto reale. Adesso vediamo un esempio pratico per capire meglio quali sono i passaggi da effettuare per calcolare il rendimento effettivo generato dal Capital Gain. Se abbiamo acquistato un'unità del fondo comune di investimento per euro 1.000 nel 2011 e ricevuto un rendimento di capitale di euro 200 in ciascuno degli anni di tassazione dal 2011 al 2017, come importo totale del capitale di euro 1.000 iniziale, l'ABC di queste unità è pari alla fine del 2017 a 1.400 euro di utile netto.
Constatare la rendita percepita
In base a quanto descritto nel passo precedente, si evince che ogni anno riceveremo un rimborso del capitale aggiuntivo di euro 200 per queste unità. Di conseguenza nel calcolo delle sue plusvalenze per il 2018 il risultato sarà positivo in quanto basta constatare che la rendita percepita è superiore al valore d'acquisto. Infine nel caso si tratti di azioni introdotte sul mercato finanziario da parte di una società di fondi comuni di investimento, le somme distribuite per ognuna con una buona remunerazione del capitale, ridurranno sensibilmente l'ABC delle azioni stesse in maniera molto simile a quella sopra menzionata. Per ottimizzare il risultato dopo aver letto la presente guida, il consiglio è di visualizzare anche le immagini del video annesso e lo stesso dicasi anche per quanto riguarda i link in cui ci sono altre informazioni sull'argomento.