Aprire un'azienda al giorno d'oggi è cosa piuttosto comune e frequente, ma che decide di imbarcarsi in questa imprese deve fare i conti con una serie di problemi, non da ultimo capire e calcolare quali sono i margini di profitto che potrà avere in un determinato periodo, per non rischiare di trovarsi in qualche brutta situazione e prevenire il pericolo. L'obiettivo fondamentale per un'azienda è la massimizzazione del profitto ("P"), dato dalla differenza tra il ricavo totale (RT) conseguito ed il costo complessivo (CT) sostenuto: per la realizzazione di questa finalità, è necessario determinare quella quantità produttiva (q) che rende uguali il costo marginale (la variazione del costo complessivo al variare del "livello di produzione") ed il ricavo marginale (il mutamento del ricavo totale per ciascun cambiamento della quantità produttiva). Per avere risultati maggiormente realistici, i dati delle attività aziendali da prendere in considerazione devono essere relativi al medesimo periodo di tempo (un mese, un trimestre, un semestre, un anno, due anni, ecc...). Nella guida che segue, vedremo insieme come calcolare i margini di profitto, attraverso pochi e semplici passaggi daremo quindi utili consigli in merito. Mettiamoci all'opera.