Come calcolare i dividendi
Introduzione
Investire in borsa, comprando delle azioni, può rivelarsi un?operazione rischiosa per i propri investimenti. Le azioni corrispondono a dei titoli che rappresentano le quote di una determinata società e il loro valore complessivo viene definito con il termine capitalizzazione. Un soggetto che possiede delle azioni di una determinata società, avrà diritto anche ai dividendi. In sostanza, nel caso in cui una società dovesse guadagnare, avrà davanti a sé due strade: con la prima potrà reinvestire il denaro guadagnato, per esempio ampliando la società o acquistando nuovi macchinari, o utilizzare i profitti ottenuti redistribuendoli tra i proprio investitori. In questo caso di si parla di dividendi. In questa guida andremo a spiegarvi proprio come calcolare i dividendi.
Occorrente
- Azioni di una società;
Il procedimento dei dividendi
Innanzitutto, dobbiamo tenere presente che, quando le variazioni di una azienda sono orientate verso una crescita veloce nel tempo, i dividendi pagati agli azionisti possono essere decisamente bassi, oppure non sussistere affatto. Nella prima fase, infatti, l'obiettivo primario della società è quello di reinvestire quanto guadagnato. Altre società, che godono già di una solida posizione sul mercato, possono corrispondere una remunerazione in dividendi piuttosto alta, soprattutto quando questi riguardano azioni preferenziali.
Il calcolo dei dividendi
I dividendi vengono rilasciati dalle società per azioni con cadenza annuale oppure trimestrale. Chi desidera calcolare i propri dividendi dovrà moltiplicare il numero di azioni possedute per il dividendo stabilito per quel determinato periodo. Facendo un esempio pratico, se un azionista possiede un numero di azioni pari a 1.500 e il dividendo che la società ha deciso di corrispondere è di 1,5 euro per azione, l'importo sarà pari a 2.250 euro. Per avere la quota trimestrale, invece, è sufficiente dividere tale cifra per 4. Nel caso precedente, pertanto, il dividendo sarà pari a 562,50 euro.
La tassazione dei dividendi
Altro valore, che assume un ruolo fondamentale, è dato dal rapporto del pagamento di dividendi, ossia la proporzione di dividendi ottenuta dalle entrate nette della stessa società. Quando quest'ultima riesce a registrare dei guadagni, una volta pagate le imposte, pari a 25 milioni di euro, con un pagamento di 10 milioni di dividendi il rapporto di pagamento risulta essere pari a 2,5 (ottenuto da 25 milioni diviso 10). Spesso, sono le imprese a crescita orientata a far registrare delle alte tasse di pagamento, in quanto hanno deliberatamente scelto di mantenere gran parte dei guadagni netti all'interno della stessa azienda per investirli.
Il rendimento dei dividendi
Ovviamente, chi percepisce un rendimento, desidera stabilire quale sia stato il rendimento delle azioni possedute, ossia la percentuale annuale sotto forma di dividendi pagati. Sempre esemplificando, chi ha comprato delle azioni per 20 euro e ha ricevuto un dividendo pari a 1,5 euro, per calcolare il rendimento dovrà semplicemente dividere 1,5 per i 20 euro, quindi moltiplicare il valore ottenuto per 100, in modo da avere un risultato in termini percentuali. Nel caso in oggetto, il rendimento risulta essere del 7,5%. Qualora, invece, ogni azione abbia avuto un prezzo iniziale di 150 euro, il rendimento scenderà ad un ben più modesto 1%. Calcolare il rendimento è molto importante, in quanto permettere di avere un'indicazione precisa della bontà dell'investimento effettuato. Il procedimento di calcolo può apparire piuttosto complicato, ma alla fine può essere fatto da chiunque seguendo questa guida. Nel caso in cui l?operazione dovesse risultare particolarmente complicata, fatevi aiutare da un tecnico o un esperto del settore.
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Consigli
- Al dividendo ottenuto verrà applicata la tassazione prevista della legge italiana;
- Tenere presente che le società che stanno attraversando periodi di difficoltà economica possono decidere di reinvestire i dividendi, anziché pagarli agli investitori;