Come calcolare gli indici di rotazione dei crediti e dei debiti
Introduzione
Ogni azienda ha l?esigenza di tenere sotto controllo con una certa regolarità la propria disponibilità di liquidità, per evitare ripercussioni negative sull?intera attività. Per questo deve ricorrere all?utilizzo degli indici: l'analisi per indici si occupa di calcolare quozienti o rapporti tra valori e grandezze di natura diversa e si distingue a seconda dell'aspetto della gestione che viene esaminato. L'analisi finanziaria, in particolare, va a esaminare quella che è l'attitudine dell'azienda a fronteggiare i fabbisogni finanziari, ovviamente senza che venga in alcun modo compromesso l'andamento economico dell?azienda stessa. Tra gli indici di liquidità vengono solitamente annoverati anche gli indici di rotazione. Tali indici esprimono la "velocità di rigiro" del complesso degli impieghi o di singoli elementi del patrimonio, vale a dire il numero delle volte in cui, in un determinato lasso di tempo, il materiale viene rinnovato o ruota in magazzino. Nei passi successivi di questa guida, a tale proposito, ci occuperemo di capire come imparare a calcolare i tassi riferiti a crediti e debiti commerciali, anche al fine di evitare eccessi o difetti di liquidità.
Occorrente
- Calcolatrice;
- Software di calcolo;
Gli indici di rotazione
Oltre al noto indice di rotazione degli impieghi, che viene considerato come un indice di sintesi della capacità di utilizzo dei capitali investiti, abbiamo altri indici i cui riferimenti sono più analitici. Tra questi troviamo: l'indice di rotazione dell'attivo circolante, l'indice di rotazione delle scorte e, infine, l'indice di rotazione dei crediti v/clienti. Quest?ultimo indice è proprio quello che andremo a trattare in maniera più approfondita in questa guida.
L'indice di rotazione dei crediti
L'indice di rotazione dei crediti v/clienti, tiene conto, in pratica, dell?aumento dei ricavi e comprende anche l'IVA. Questo perché siccome i crediti si riferiscono alle fatture di vendita, l?imposta sul valore aggiunto è compresa nel totale. La velocità di rigiro degli impieghi varia da settore a settore, ad ogni modo più l'indice è alto, minore, a parità di condizioni, sarà il fabbisogno finanziario dell'azienda. Quindi, da questo possiamo facilmente dedurre che tale indice è il rapporto tra i ricavi di vendita, aumentati dell'IVA, e i crediti v/clienti. L'indice di rotazione dei crediti sarà dunque dato da: ricavi di vendita + IVA / Crediti v/clienti.
Il calcolo dell'indice di rotazione
La durata delle dilazioni medie di pagamento, che vengono ottenute dai fornitori o concesse ai clienti, vanno a modificare i fabbisogni finanziari. Esse devono essere calcolate in giorni in base alle formule che seguono. Giorni di dilazione media sugli acquisti = Debiti v/fornitori / Totale debiti v/fornitori sorti nell'anno x 365; Giorni di dilazione media sulle vendite = Crediti v/clienti / Totale crediti v/clienti sorti nell'anno x 365. Più è elevata la dilazione media ottenuta dai fornitori, minori saranno le esigenze di ricorrere ad altre forme di finanziamento. Maggiore è la dilazione media concessa ai clienti, maggiori saranno le esigenze di disporre di mezzi finanziari, in quanto l'azienda, attraverso le vendite a credito, in pratica va a finanziare in questo modo la propria clientela. La dilazione media concessa ai clienti è conosciuta con la sigla DSO (days sales outstanding, esposizione dei giorni di vendita).
Il procedimento di calcolo
Il procedimento che porta ad effettuare il calcolo degli indici di rotazione dei crediti e dei debiti può apparire abbastanza complesso, ma alla fine può essere eseguito da chiunque attraverso i passaggi di questa semplice guida. Qualora però, l?operazione dovesse apparire particolarmente complicata, rivolgetevi ad un tecnico qualificato o un esperto del settore contabile per effettuare i calcoli evitando spiacevoli errori.
Consigli
- Rivolgetevi ad un esperto del settore per evitare spiacevoli errori;