Come bloccare un assegno
Introduzione
L'assegno rappresenta uno dei titoli di credito più diffusi e funge essenzialmente da mezzo di pagamento. Il pagamento effettuato tramite questo titolo, è un?operazione piuttosto diffusa ed assolutamente comune, non soltanto per acquistare beni il cui costo corrisponda a cifre 'importanti', ma anche per eseguire pagamenti di entità minori. Inoltre, in ogni assegno è presente, sul retro, un campo in cui colui che ne beneficia, deve apporre la sua firma: per questo quando si compila, è importante specificare correttamente il nome esatto della persona o dell?azienda verso cui esso è indirizzato. Può però capitare che, per validi e svariate motivazioni, si decida di fermare il pagamento di un assegno. Leggendo questa guida, vi verrà spiegato come bloccare un assegno.
Avvertire l'istituto bancario
Se si presenta la necessità di 'dare l'alt' al pagamento di un assegno, dovrai avvertire immediatamente il tuo istituto bancario telefonicamente. Se in quel determinato momento la struttura è chiusura, è sempre possibile rivolgersi ad un numero verde (cerca di tenerlo sempre a portata di mano: in borsa, nel portafoglio o segnalo su un'agendina). Tieni presente però che la legge non autorizza il blocco di un assegno se non nel caso in cui sia stato perso o rubato. Tuttavia, potrai contestare la sua emissione facendo valere le tue motivazione rivolgendoti ad un avvocato o ad un giudice conciliatore.
Denunciare furto o smarrimento di un assegno
È possibile ordinare di fermare un assegno da te emesso da parte della banca, quando esso sia stato smarrito oppure rubato, L'accaduto deve essere regolarmente denunciato presso le autorità competenti, polizia o carabinieri, indicando loro dettagliatamente gli estremi dell'elemento perso o sottratto. Come stabilito dalla legge RD 21/12/1933 N 1736 art.35, dovrai specificare nella tua dichiarazione come si sono svolti i fatti, dove è avvenuto il furto o lo smarrimento, in che data si è verificato il fatto ed in quale circostanza.
Avere delle motivazioni valide
Attenzione: tieni presente che non si tratta di una procedura da effettuare in qualsiasi caso. Per esempio, non puoi farlo semplicemente perché hai comprato qualcosa e magari hai cambiato idea o hai notato che l'oggetto acquistato presenta qualche difetto, infatti, come già spiegato nel passo precedente, puoi dare il via al procedimento solo per valide motivazioni quali smarrimento o furto. Se non sussistono queste cause la tua banca è tenuta ad provvedere al pagamento. Se invece intendi annullare o distruggere un libretto di assegni, dovrai comunicarlo agli sportelli bancari del tuo istituto.
Conoscere le responsabilità della banca
Ti faccio notare che la banca non può, autonomamente, rifiutare il pagamento di un assegno, ovviamente qualora i fondi ci siano e siano disponibile. Infatti, la banca che non assolve alla corresponsione si espone a responsabilità nei confronti del proprio cliente-correntista, tuttavia, però non assume responsabilità rispetto al prenditore del titolo di credito. Quest'ultimo non ha nessun modo per costringere la banca a pagare l'assegno, mentre come cliente puoi agire contro la banca che si sia illegittimamente rifiutata di saldare. Come saprai, per evitare disguidi e per ridurre il rischio di mancato pagamento è stato creato il cosi detto "benefondi", strategia che permette al commerciante, prima di accettare l'assegno, di telefonare alla banca dell'emittente del titolo per verificare la presenza di fondi sul conto.