Come avviare un'attività attraverso il crowdfunding
Introduzione
Il crowdfunding, che letteralmente significa finanziamento collettivo, rappresenta una sorta di micro-finanziamento dal basso, quindi in grado di riuscire a mobilitare persone o risorse per poter avviare la raccolta di fondi necessari affinché si possa giungere al compimento di un progetto, oppure all'avvio di un'attività. Tale movimento di mezzi e di risorse può avvenire proprio grazie alla presenza di persone interessate alla concretizzazione del progetto stesso, oppure alla volontà di far espandere una determinata attività. Quest'ultima, ovviamente, dev'essere, a partire dalle sue premesse, destinata a portare innovazioni in campo tecnologico, scientifico, artistico o sociale. Il crowdfunding si occupa quindi di sfruttare quelle che sono le potenzialità di internet unendole allo spirito imprenditoriale e alla volontà, da parte della collettività, di abbattere le normali barriere dell'investimento finanziario per riuscire a raggiungere una finalità comune. Quello che ci si chiede in queste circostanze è: come è possibile, tra la miriade di progetti proposti sul web, farsi notare e riuscire, infine, ad avviare un'attività proprio attraverso l'utilizzo del crowdfunding? Studiare bene gli effetti di questo finanziamento e prendere alcune piccole accortezze permettono, sicuramente, di avere maggiori possibilità di poter ricevere dei fondi e riuscire così ad avviare concretamente la propria attività. In questa guida i illustreremo dunque come avviare con successo un'attività attraverso il crowdfunding. Vediamo come occorre procedere.
Occorrente
- Connessione internet attiva
- Iscrizione alle piattaforme online di crowdfunding
- Un progetto di startup
Trovare i giusti finanziamenti
Tutti coloro che desiderano aprire una qualsiasi attività sanno bene che trovare i finanziamenti necessari allo sviluppo di una startup rappresenta uno degli ostacoli più complicati da affrontare e che occorre superare durante il percorso di realizzazione di un nuovo business. A tal proposito srà sempre possibile rivolgersi alle fonti tradizionali di finanziamento, rappresentate da banche oppure società finanziarie. A quel punto si dovrà inizializzare un percorso, nella maggior parte dei casi molto laborioso e complesso, in quanto ottenere i finanziamenti per una startup rappresenta un rischio che pochi sono disposti ad accollarsi. Un altro modo per riuscire nel nostro progetto può anche essere quello di guardare oltre, prendendo in considerazione le nuove forme di finanziamento proposte in rete.
Stabilire gli elementi essenziali della campagna
Per prima cosa sarà opportuno stabilire quali sono gli elementi essenziali della campagna di crowdfunding che si intende proporre. A tal proposito, dunque, si dovranno individuare in modo chiaro, i seguenti aspetti: il risultato, il prodotto o servizio che si è deciso di erogare e l?obiettivo finale dell'attività. Ma non solo. Nel contempo, occorrerà stabilire il motivo per il quale si desidera realizzare questo progetto e il contesto nel quale l'attività dovrà svolgersi. Infine, bisognerà anche mettere in risalto la motivazione personale che ci spinge. In pratica, dovremo spiegare perché dovremmo essere proprio noi la persona più adatta ed in grado di realizzare tale progetto. Successivamente occorrerà anche stabilire il cosiddetto target, ovvero stabilire a chi interessa questo nostro progetto, ponendo particolare attenzione su quali sono le caratteristiche dei nostri investitori. Per ultima, sarà necessaria una riflessione riguardo alla ricompensa, ovvero cosa offriamo in cambio del finanziamento.
Decidere la durata della campagna di crowdfunding
Un altro fattore importante da tenere sempre in grande considerazione è rappresentato dalla durata della campagna di crowdfunding: va detto a tal proposito che tutte le principali piattaforme prevedono una durata massima di 90 giorni. Questa è senza dubbio una scelta molto precisa, che deriva da un assunto basilare, ossia che la maggior parte delle donazioni viene di solito prodotta durante il periodo iniziale del lancio della campagna, oppure negli ultimi giorni, quando manca davvero poco tempo per ottenere il 100% della somma richiesta. Il tempo che rimane, dunque, viene semplicemente quasi sempre un ?tempo morto?, durante il quale le campagne in generale presentano scarso appeal. È proprio eliminando (con una serie di strategie vincenti) questo "tempo morto", che si otterrà un'ottima campagna di crowdfunding.
Effettuare l'iscrizione alle piattaforme di crowdfunding
Innanzitutto, è necessario, come primo passaggio, effettuare l'iscrizione a delle piattaforme di crowdfunding, ovvero quei siti web che, in un certo senso, si occupano di mettere in comunicazione i fautori di un potenziale progetto o di una determinata attività con una grande quantità di utenti, cioè tutti coloro che poterebbero essere dei finanziatori. Esistono varie tipologie di piattaforme, da quelle aperte a ogni area di interesse, a quelle tematiche, dunque pronte ad accogliere solo dei generi circoscritti e meno vari di startup innovative. Le più importanti, per quanto riguarda l'Italia, sono rappresentate sicuramente da Eppela, Starteed, Pdb (Produzioni dal Basso), Crowdfunding-Italia e SiamoSoci. Queste, solitamente, non impongono alcuna commissione sui progetti da loro supportati o sui fondi raccolti, e anche la registrazione su questi siti è gratuita. Invece, per quanto riguarda l'estero le piattaforme più conosciute sono Kickstarter ed Indiegoogo.
Analizzare le caratteristiche delle piattaforme
Quello che bisogna tenere presente è che rendere noto il proprio prodotto o la propria attività su una piattaforma di crowdfunding conferisce, sicuramente, molte possibilità in più per quanto riguarda la possibilità di rendere concrete, nel prossimo futuro, le proprie idee. Bisogna comunque tenere conto delle tipologie di piattaforme a cui ci si rivolge, in maniera tale da poter scegliere quella giusta per l'attività che ci interessa intraprendere. Le piattaforme possono essere suddivise essenzialmente in quattro categorie: le Reward-based, ovvero quelle in cui i finanziatori ricevono una ricompensa non monetaria (beni materiali o intangibili) in seguito alla loro donazione. A queste appartengono, per esempio, Eppela, PdB, Started; le Donation-based, cioè quelle in cui i finanziatori non ricevono alcuna ricompensa in cambio della propria donazione; le Equity-based, nelle quali i finanziatori si trovano, in sostanza, ad acquisire una parte del capitale azionario della società per la quale hanno effettuato la donazione. Questo avviene, per esempio, nella piattaforma SiamoSoci. Ed, infine, le Lending-based, che sono basate su un prestito, con interessi, che viene effettuato tra privati, di somme di denaro.
Considerare il bacino d'utenza
Dunque come possiamo sfruttare al meglio le funzionalità delle piattaforme e ricevere più fondi possibili per avviare la propria attività? Innanzitutto sarà opportuno valutare e scegliere la piattaforma più congeniale alle proprie esigenze, in quanto questa assumerà un'importanza vitale: quella giusta per voi, infatti, può contenere anche il giusto bacino di utenza, ovvero quello potenzialmente più interessato a donare fondi per l'attività che si desidera promuovere e far espandere. Inoltre conviene sempre stabilire un periodo di tempo breve, quindi non più di 30 giorni, per il raggiungimento del proprio obiettivo, in modo tale da stimolare gli utenti a effettuare una donazione nell'immediato. Solitamente, infatti, sono i tempi brevi che stimolano il successo della raccolta fondi. Nel caso in cui fosse possibile ciò, è molto importante cercare di ricambiare il favore ai donatori, eventualmente anche con beni non monetari, in quanto questo aumenterebbe le probabilità di successo di una raccolta fondi. Conviene, inoltre, cercare di raccontare il progetto in maniera coinvolgente per far sì che possano essere esaltate l'utilità e, dunque, la necessità che la sua realizzazione possa diventare realtà proprio tramite le donazioni. Per questo scopo può essere particolarmente utile proporre un video in cui, in prima persona, vengano raccontate nel dettaglio quelle che sono le potenzialità del proprio progetto o della propria attività. Chi si espone in prima persona, infatti, viene ritenuto dai possibili donatori sicuramente molto più affidabile di chi si nasconde dietro lo schermo di un pc.
Utilizzare una titolazione intrigante
Potrebbe anche risultare particolarmente, utile per poter attirare eventuali donazioni, anche l'utilizzo di un titolo intrigante o divertente che, al primo impatto, possa coinvolgere gli utenti e creare delle aspettative positive sul progetto, con un conseguente picco di interesse e, dunque, anche di donazioni. Infine, di importanza vitale è anche l'utilizzo dei social network: Facebook, infatti, può trasformarsi in un ottimo trampolino di lancio per tutto quello che ruota attorno la concretizzazione delle proprie idee. Attraverso questo strumento, infatti, si tenere alta l'attenzione, con immagini e status, e far sentire gli utenti partecipi. Sicuramente un buon utilizzo di Facebook è in grado di fare la differenza tra una più o meno efficace promozione di sé e della propria attività presente o futura che sia. Ora che vi abbiamo illustrato tutto ciò che bisogna assolutamente sapere del crowdfunfing, non vi resta altro da fare che farvi venire delle idee innovative e cimentarvi nella creazione della vostra impresa.