Come autocertificare lo stato di disoccupazione
Introduzione
Oggigiorno, con la crisi che stiamo attraversando, trovare e soprattutto mantenere un posto di lavoro, è sicuramente un'operazione molto complicata da affrontare. Lo Stato, al fine di agevolare tutti coloro che hanno perso momentaneamente il proprio lavoro o comunque siano disoccupati, garantisce alcuni privilegi e li esonera, ad esempio, dal pagamento del ticket sanitario. In questa guida, con pochi e semplici passaggi, vi darò delle informazioni utili su come autocertificare lo stato di disoccupazione attraverso una precisa metodologia.
Cos'è l'autocertificazione
Con il termine autocertificazione (detta anche dichiarazione sostitutiva di autocertificazione) s'intende la dichiarazione (personale) sostitutiva di certificazioni cioè i famosi certificati rilasciati dai Comuni, dagli enti pubblici con tanto di marca da bollo oppure timbro ufficiale. Cosa cambia? Cresce il livello di responsabilità personale, al 100% su quanto dichiarato e punibile in caso di dichiarazioni mendaci o non veritiere. Diminuisce l'incisività della burocrazia nella Pubblica Amministrazione ed aumentano snellezza ed efficienza nelle pratiche, con la partecipazione diretta degli utenti interessati. Ora arrivati a questo punto non ci resta che passare alla parte, elenco di moduli che si può autocertificare.
Come eseguire l'autocertificazione
Per eseguire l'autocertificazione dello stato di disoccupazione è necessario solo un foglio bianco ed una penna. È bene dire che, prima di tutto, deve essere messo il riferimento legislativo che giustifica la possibilità di una simile modalità: è il D. P. R. 445 del 28/12/2000 agli articoli 45-46. Una premessa indispensabile che va inserita, quindi, precisare tutti i dati del dichiarante: cognome e nome, luogo e data di nascita, indirizzo di residenza e recapito telefonico. Nella parte sottostante, si proseguirà con la dichiarazione vera e propria: la disoccupazione con gli estremi di tempo (dal - al) e la qualifica professionale. Per concludere l'apposizione della firma. Segui anche i link che trovi in fondo alla guida.
Cosa comporta l'autocertificazione
È talmente ricco l'elenco di ciò che si può autocertificare che è bene indicare cosa non si può autocertificare. Sono esenti dall'intervento di proprio "pugno" (definiamolo così, metaforicamente) 3 situazioni specifiche: i certificati medici, sanitari e veterinari; i certificati di origine e di conformità alle norme dell'EU; i brevetti ed i marchi. Autocertificare lo stato di disoccupazione significa che il cittadino dichiara, sotto la propria responsabilità, di avere perso il lavoro oppure non avere mai lavorato. Ora arrivati a questo punto non ci resta che passare alla parte, autocertificazione dello stato di disoccupazione e la sua compilazione.