Come assumere un dipendente in cassa integrazione
Introduzione
Nel corso di questo tutorial vedremo insieme cosa si intende per cassa integrazione e come sia possibile assumere un dipendente in questo modo, considerando che oggi, grazie alle agevolazioni previste dalla legge, assumere un dipendente in cassa integrazione presenta dei vantaggi considerevoli sia per la società che per l'azienda. Vediamo dunque insieme quali sono i requisiti fondamentali che un lavoratore deve possedere per accedere alla cassa integrazione e soprattutto come avvalersi di queste agevolazioni in modo integrale.
La prestazione sostitutiva per i lavoratori dipendenti
Tieni conto che la cassa integrazione, rappresenta una prestazione sostitutiva della normale retribuzione di alcune categorie di lavoratori dipendenti, prestatori di lavoro in un'azienda che in un dato momento si trova in difficoltà produttiva. In questi casi in pratica, l'istituto nazionale della previdenza sociale eroga in favore dei lavoratori un minimo sussidio economico in grado di far fronte alla crisi industriale dell'impresa. Mettendo in cassa integrazione i dipendenti, le imprese si trovano agevolate nei costi della manodopera, che così non viene utilizzata e al contempo si evita di licenziare i dipendenti in blocco. La cassa integrazione guadagni si distingue in ordinaria o straordinaria (CIGS), quest'ultima è sostenuta dalle risorse del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali. Con il Job Act il legislatore ha previsto un riordino generale della materia e ha disposto anche in ordine alla cassa integrazione. La domanda di cassa integrazione deve essere presentata dal lavoratore presso la sede Inps dell'impresa in cui è dipendente.
L'incentivo per i lavoratori in Cigs
Una prima tipologia di incentivo è a favore dei lavoratori in Cigs in deroga, cioè quei lavoratori a cui non spetta la cassa integrazione guadagni (o perché sono terminati gli interventi che spettano ai lavoratori sospesi o perché hanno direttamente accesso ai trattamenti in deroga). Quei datori di lavoro che decideranno di assumere lavoratore a tempo determinato, indeterminato o attraverso il contratto di apprendistato, riceveranno dall'Inps un incentivo pari all'indennità spettante al lavoratore. La fruizione dell'incentivo è reso possibile grazie alla riduzione dei contributi che il contratto prevede, tuttavia tali riduzioni possono durare fino a quando la retribuzione viene erogata al lavoratore e non possono essere superiori all'importo dovuto. La cassa integrazione ordinaria prevede la fruizione di un'indennità pari all'80 per cento della normale retribuzione. Per il calcolo dell'importo si terrà tuttavia conto dei limiti degli orari stabiliti dai contratti collettivi, e del limite massimo dell'assegno stabilito ogni anno.
L'incentivo per i lavoratori a tempo indeterminato
Nel caso dell'assunzione di lavoratori Cigs con contratto a tempo indeterminato sono previsti diversi incentivi (in questo caso però l'assunzione con tale contratto deve avvenire fin da subito, altrimenti il lavoratore non potrà usufruire di tali incentivi). I requisiti richiesti dalla legge sono tassativi: i lavoratori assunti non devono essere dimissionari o disoccupati per la cessazione di un regolare contratto a tempo determinato. Chi assume il lavoratore non deve farlo per un obbligo di legge, non deve avere lavoratori sospesi a zero ore e non deve aver licenziato del personale negli ultimi 12 mesi (il datore di lavoro non deve aver effettuato licenziamenti per riduzione di personale nell'anno precedente). Se i requisiti suddetti sono rispettati le assunzioni di lavoratori in Cigs per almeno 3 mesi possono usufruire di tali agevolazioni, ovvero: un contributo mensile pari al 50% dell'indennità di mobilità che sarebbe spettata al lavoratore per un periodo pari a 9 mesi (il periodo aumenta a 21 mesi se il lavoratore è ultra-cinquantenne, e se il lavoratore è residente nel Mezzogiorno si prolunga a 33). La quota di contribuzione che deve pagare il datore di lavoro è uguale a quella prevista per gli apprendisti per un periodo di 12 mesi (ovvero il 10% onere imponibile ai fini previdenziali).
L'obbligo per i lavoratori in cassa integrazione
Ricorda infine che i lavoratori che in genere percepiscono la cassa integrazione (o per riduzione dell'orario di lavoro o per sospensione superiore al 50%), devono recarsi tempestivamente presso un centro per l'impiego, in modo da stipulare il c. D patto di servizio personalizzato, altrimenti andranno incontro alla decurtazione della cassa integrazione a loro favore.
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