Come assumere un assistente familiare
Introduzione
Al giorno d'oggi se in famiglia si hanno dei bambini molto piccoli ed entrambi i coniugi lavorano è necessario assumere un assistente (o badante) familiare, in modo che possa sopperire a tali assenza da casa per un determinato numero di ore o giorni. Un assistente familiare tuttavia oggi viene assunto quando ci sono anziani che per demenza senile è patologie simili come l'Alzheimer necessitano di assistenza, poiché non sono in grado di deambulare o quantomeno da controllare per gesti inconsulti che potrebbero commettere a seguito delle suddette patologie. Se siete interessati a ciò, e vi interessa sapere come assumere un assistente familiare e quali solo gli obblighi fiscali a cui adempiere, il consiglio è di leggere i passi successivi della presente guida.
Occorrente
- Documenti vari
- Accesso al portale Inps
- Contratto di lavoro nazionale
Mettersi in regola con le normative contrattuali
Oggi per assumere un assistente familiare è necessario innanzitutto mettersi in regola con le normative in merito ai contratti collettivi nazionali. Questi ultimi si distinguono in due branchie ovvero quelli denominato Ccnl per lavori domestici, e Colf per la funzione principale di badanti di bambini ed anziani. Le differenze contrattuali sono minime, anzi va sottolineato che il più gettonato è il secondo. Premesso ciò, come accennato in fase introduttiva c'è da seguire uno specifico iter burocratico che troverete descritto in modo dettagliato nei passi successivi della guida.
Inoltrare la richiesta allo sportello unico per l'immigrazione
Per assumere un assistente familiare con un regolare contratto è importante sapere che si tratta di una tipologia facile da gestire e piuttosto versatile; infatti, tanto per fare un esempio si può programmare un rapporto basato su determinate ore al giorno, mensile e part-time oppure full time. In tutti i casi è necessario richiedere al soggetto interessato una serie di documenti. Nello specifico si tratta di un passaporto o carta d'identità, del codice fiscale, fotocopia di diplomi o attestati professionali e del permesso di soggiorno se si tratta di extracomunitari. Fatto ciò, la pratica va inoltrata in primis allo Sportello Unico per l?Immigrazione e se l'esito è positivo, il datore di lavoro viene convocato negli uffici territoriali per ritirare il nulla osta specifico per questa tipologia di lavoro subordinato.
Versare i contributi all'Inps
Una volta che tutto è in regola si può formalizzare l'accordo con l'assistente familiare scelto stabilendo per iscritto compenso, giornate o ore di lavoro, festività retribuite e non, e tanto altro. Per completare la pratica è poi necessario adempiere ad alcuni obblighi come al versamento dei contributi Inps che si possono dichiarare anche online se si dispone di un dispositivo PIN di accesso al portale dell'omonimo ente pensionistico.