Come assumere con agevolazioni contributive

Tramite: O2O 22/06/2018
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Introduzione

In tempi di crisi economica, che perdura ormai da circa un decennio, la disoccupazione risulta essere in continuo aumento e diventa sempre più complicato trovare un posto di lavoro, specie a tempo indeterminato. La legge prevede in ogni caso delle agevolazioni per i datori di lavoro che assumono disoccupati di lunga durata, ossia da più di due anni, nonché tutti coloro che rientrano nell'apprendistato sino a 29 anni e quindi gli over 50 e tutti i lavoratori in mobilità. C'è da rilevare che, elle assunzioni di componenti del personale, quella delle agevolazioni al datore di lavoro è una questione che varia di continuo. Tali cambiamenti frequenti all'interno del panorama legislativo si verificano principalmente per arginare i danni portati dalla crisi economica. Pertanto, coloro che devono assumere, quanto chi si trova in cerca di occupazione, dovrebbero informarsi costantemente sulle novità di questo particolare ambito.
In questa guida, passo dopo passo, darò tutte le indicazioni utili su come assumere con le attuali agevolazioni contributive. Inoltre, si andrà a vedere nel dettaglio la panoramica inerente proprio le agevolazioni contributive.

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Occorrente

  • Informazioni sui cambiamenti nelle assunzioni in Italia
  • Aggiornamenti su tutti i tipi di agevolazioni
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Agevolazioni contributive nell'apprendistato

Innanzitutto c'è da dire che, per comprendere come si effettuano le assunzioni con delle agevolazioni contributive, si deve prendere come uno dei principali riferimenti l'apprendistato. Quest'ultimo è inerente a tutte le assunzioni di giovani fino a 29 anni, i quali si vedono coinvolti in tipologie di lavoro professionalizzate e di alta formazione e ricerca. I contributi a carico del datore di lavoro coprono una percentuale pari al 10%. Nel caso in cui la ditta di assunzione contasse un numero di dipendenti pari o inferiore a nove, per tutti quanti i contratti stipulati dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2016, non vi è alcun carico contributivo. Detta condizione vale per tre anni. A prescindere da ciò, non va trascurato un dettaglio molto importante, vale a dire il fatto che il datore di lavoro deve obbligatoriamente versare il contributo ASPI la cui quota è determinata all'1,61 per cento.

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Agevolazioni contributive per i disoccupati di lunga durata

Ci sono poi le agevolazioni contributive per tutti i disoccupati di lunga durata. In tale categoria rientrano tutti coloro che risultano essere disoccupati da un periodo minimo di 24 mesi, ossia due anni, nonché tutti quei lavoratori che risultano essere in CIGS sempre da almeno due anni. Dette agevolazioni comportano per il datore di lavoro una riduzione pari al cinquanta per cento sia dei contributi previdenziali che assistenziali. Nel caso in cui il settore di appartenenza dei lavoratori sia quello artigianale, in tal caso lo sgravio arriverà al cento per cento della quota contributiva dovuta. Detto periodo di agevolazioni ha una durata massima prestabilita, vale a dire 36 mesi, ovvero tre anni.

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Agevolazioni contributive per gli over 50

La riduzione al 50 per cento dei contributi previdenziali riguarda anche tutti quei lavoratori over 50 e che siano disoccupati da almeno un anno. Le agevolazioni contributive inoltre si estendono anche alle donne, senza distinzioni di età, a condizione che queste ultime risiedano in determinate zone svantaggiate ed inoltre risultino disoccupate da almeno sei mesi e siano anch'esse regolarmente iscritto ad un centro per l'impiego. In questi due casi, la durata dello sgravio prevede due modalità differenti. Qualora venga stipulato un contratto a termine, si andrà a coprire un periodo pari a dodici mesi, ossia un anno, mentre si salirà a 18 mesi, ovvero un anno e mezzo, nel caso in cui il contratto in questione venga trasformato a tempo indeterminato, lo stesso vale se viene stipulato il contratto a tempo indeterminato.

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Agevolazioni contributive per i lavoratori in mobilità

Ulteriori agevolazioni contributive riguardano tutti quei lavoratori che siano iscritti alle cosiddette liste di mobilità e che vengano assunti da un qualsiasi datore di lavoro. Solitamente si tratta di lavoratori disoccupati che provengono da licenziamenti di tipo collettivo, i quali potranno beneficiare di una riduzione del carico contributivo. Il carico medesimo spetta al datore di lavoro, il quale verserà soltanto il dieci per cento del dovuto, per un periodo pari a dodici mesi in caso di contratto a termine. Nel caso in cui il contratto venga trasformato a tempo indeterminato, il tutto prevede un'estensione di ulteriori dodici mesi. Qualora ci fosse l'assunzione diretta a tempo indeterminato, detto sgravio salirà a ben diciotto mesi.

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Agevolazioni per giovani fra i 18 e i 29 anni

Sono poi previsti delle interessanti agevolazioni contributive per tutti quei giovani che abbiano un'età compresa fra i 18 e i 29 anni e che siano disoccupati da almeno sei mesi, che non hanno conseguito un diploma di scuola media superiore o professionale. In questo caso la legge prevede che il datore di lavoro possa beneficiare di un incentivo pari ad un terzo della retribuzione lorda mensile, il cui tetto massimo è fissato a 650 euro pro capite. Nel caso in cui abbia luogo un'assunzione a tempo indeterminato, si parla di diciotto mesi, altrimenti di dodici, qualora il contratto inizialmente a termine venga trasformato a tempo indeterminato. Detto incentivo viene erogato direttamente dall'INPS, il quale deve assolutamente rispettare quello che è l'ordine cronologico delle richieste pervenute. Da ultimo c'è da rilevare che si potrà avere detta agevolazione nei limiti della disponibilità dei fondi stanziati per una singola regione o provincia.

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Agevolazioni per lavoratori in ASPI e sostituzioni per maternità

Ci sono poi altri tipi di agevolazioni contributive che invece riguardano i lavoratori in ASPI ed inoltre le sostituzioni per maternità. Per quel che riguarda i lavoratori in ASPI, va rilevato che il datore di lavoro avrà diritto ad un incentivo pari al cinquanta per cento dell'indennità mensile residua da corrispondere al lavoratore. In tutto questo vige una regola, ovvero quella secondo cui abbia luogo un'assunzione diretta a tempo pieno ed il contratto deve essere a tempo indeterminato. In merito al congedo di maternità invece, ma anche il congedo parentale e quello previsto per la malattia del figlio, sia naturale che adottivo, le aziende che abbiano meno di venti dipendenti, potranno beneficiare di una riduzione pari al cinquanta per cento per quel che riguarda i contributi dovuti al dipendente. Il periodo a riguardo è di dodici mesi, ovvero un anno e vale fino al compimento del primo anno del bambino.

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Utilizzo Unilav per assunzione

Anche per le assunzioni con agevolazioni contributive vale la regola della comunicazione in via telematica al centro per l'impiego come per qualsiasi altra assunzione. Il datore di lavoro deve utilizzare il modello Unilav attraverso il quale viene comunicata all'ufficio preposto la costituzione del rapporto di lavoro con i dati sia dell'azienda che del dipendente, nonché tutte le caratteristiche del rapporto in questione. Oltre a tale comunicazione, deve essere fatta richiesta delle agevolazioni contributive.

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