Come aprire uno studio dentistico
Introduzione
Il dentista è un medico specialista che si occupa di tutte le problematiche riguardanti malattie e anomalie del cavo orale. Inoltre, lavora per la prevenzione e la riabilitazione odontoiatrica. Per esercitare questo tipo di professione, occorre essere in possesso di una laurea in medicina e di una specializzazione in odontoiatria. Oltre a questi due titoli, altri Paesi richiedono anche un'abilitazione all'esercizio della professione.
Il termine "dentista" si utilizza spesso per identificare un personale tecnico non medico, ovvero quello che si riconosce con la nomenclatura "odontotecnico o meccanico dentista". In Italia, per esercitare la professione di odontoiatra, occorre una regolare iscrizione all'albo provinciale.
Nei passi a seguire di questo pratico vademecum, vedremo come aprire uno studio dentistico.
Occorrente
- Locali da adibire a studio dentistico
- Laurea in odontoiatria
- Partita IVA
- Iscrizione all'Ordine degli Odontoiatri
Iscriversi all'Ordine degli Odontoiatri e aprire una partita IVA
Gli adempimenti necessari per aprire uno studio dentistico sono vari e si suddividono principalmente in due categorie. Vi sono quelli che precedono l?apertura e quelli da effettuare durante lo svolgimento dell?attività.
Prima di aprire uno studio dentistico bisogna necessariamente iscriversi all'Ordine degli Odontoiatri in base alla zona in cui si risiede o in quella in cui si troverà lo studio. Inoltre, occorrerà aprire una partita IVA con relativi libri contabili. A tal proposito si può scegliere tra una contabilità ordinaria oppure una semplificata. Per esercitare la professione di dentista si dovrà poi depositare la firma al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della ASL.
Inviare le richieste relative all'esercizio della professione e all'apertura dello studio
Dopo aver pensato al dentista in quanto persona fisica, occorre occuparsi dei locali in cui si ha intenzione di esercitare l professione. Quello che sarà un nuovo studio dentistico deve trovarsi in locali con destinazione d?uso del tipo A 10, ovvero la categoria relativa ad uffici e studi privati. Oltretutto, è necessaria l?autorizzazione condominiale per l?applicazione della targa pubblicitaria. Questo tipo di richiesta si può presentare al sindaco del Comune in cui si trova lo studio. Sarà poi necessario consegnare la domanda in unica copia all'Ordine Provinciale dei Medici presso il quale l'odontoiatra ha effettuato l'iscrizione.
Laddove vi fosse la necessità, si può inviare la domanda per l?autorizzazione all'esercizio della professione al comune di appartenenza. La richiesta relativa all'autorizzazione per aprire lo studio dentistico si deve inviare alla Regione.
Organizzare lo studio a norma di legge
Il locale che ospiterà lo studio dentistico deve essere di almeno 9 mq per riunito odontoiatrico. La metratura dovrà essere minimo di 11 mq includendo uno spazio separato in cui effettuare le procedure idonee per la sterilizzazione degli strumenti operativi. Lo studio dovrà inoltre comprendere un doppio bagno, uno per i pazienti e uno per il personale.
In futuro si prospettano la realizzazione e l'apertura di uno studio dentistico privo di barriere, in cui vi possa essere anche un servizio igienico a norma per i portatori di handicap. Ad ogni modo, il locale dovrà essere a norma di legge, al fine di tutelare la sicurezza e il benessere del cittadino.
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Consigli
- Per tranquillizzare i pazienti circa le proprie competenze, si può affiggere una copia del diploma di laurea all'interno dello studio.
- Occorre controllare di essere in possesso di tutte le documentazioni necessarie.