Come aprire uno stabilimento balneare
Introduzione
Al giorno d'oggi chi di noi non vorrebbe poter fare un lavoro pur restando in vacanza? Pensate quanto sarebbe rilassante svegliarsi la mattina per recarsi sul posto di lavoro e trovarsi in spiaggia. Ebbene un sogno del genere si può realizzare diventando il proprietario di uno stabilimento balneare.
Il percorso che porta ad aprire un'attività di questo tipo è piuttosto impervio, anche se nel nostro paese abbiamo circa 7.500 Km di spiaggia e quindi di spazio ce n'è in abbondanza.
Tuttavia il bello dei sogni è che a volte si possono anche realizzare. Per questo motivo vedremo come aprire uno stabilimento balneare, analizzando tutti gli adempimenti amministrativi e le procedure che ci occorre seguire.
Occorrente
- Concessione demaniale marittima
- Autorizzazione unica ambientale
- Partita IVA
- Iscrizione dell’impresa al registro della Camera di Commercio
- Attestato corso formazione professionale
- Commercialista
Richiedere una concessione demaniale marittima
Per scoprire come si apre uno stabilimento balneare, partiamo dalla questione che riguarda la spiaggia. Essa è un territorio demaniale (ossia di proprietà dello stato), dunque per legge non si può acquistare ma solo affittare. Per ottenere la concessione demaniale marittima per attività turistico-ricreative, avete bisogno di rivolgervi al Comune in cui è ubicato l'arenile che intendete affittare.
Difatti spetta al Comune, su mandato della Provincia, gestire le spiagge e stabilire quanti e quali tratti concedere ai privati per la realizzazione di stabilimenti attrezzati.
Purtroppo in molte località la disponibilità di spazi si sta riducendo. In genere si indicono delle gare pubbliche per aggiudicarsi parti di spiaggia, ma ciò non avviene molto di frequente.
Ottenere l'autorizzazione unica ambientale
Un documento indispensabile per iniziare l'attività è l'autorizzazione unica ambientale. Si tratta di un nullaosta che tutela l'ambiente marino e della costa e che vi rilascia il Comune.
Una volta che avrete ottenuto anche questo assenso, potete recarvi presso l?ASL di appartenenza e presentare la denuncia di inizio attività. La stessa cosa dovrete fare recandovi in Comune. Spetterà alla ASL e al Comune controllare se la struttura possiede tutti i requisiti igienico-sanitari necessari. Inoltre si controllerà se gli impianti sono in sicurezza statica e se si può garantire una tutela dell'ambiente.
Costruire lo stabilimento balneare
Ora che avete ottenuto tutti i permessi necessari, dovrete realizzare la struttura vera e propria, a seconda del disegno dell'architetto a cui avete affidato l'incarico relativo alla progettazione. Solitamente si utilizzano pannelli prefabbricati per rendere la fase di costruzione piuttosto semplice e rapida. Dopo aver costruito la struttura, potrete attrezzare la spiaggia con ombrelloni, sdraio e lettini.
Per poter incrementare i guadagni è possibile e consigliabile fornire anche un servizio di bar e ristorante. In questo caso avete bisogno di depositare al Comune anche la SCIA per la somministrazione di alimenti e bevande.
Conoscere le direttive europee in materia
Per concludere bisogna tener conto di un elemento importante. Esiste una direttiva europea che l'Italia è tenuta ad attivare entro il 2016, ossia la direttiva Bolkestein.
Secondo quanto stabiliscono norme di questa direttiva, le autorizzazioni dei Comuni agli operatori turistici non si possono rinnovare ogni 6 anni. Succede invece che queste debbano tornare all'asta dopo il primo periodo di concessione.
Questa regola serviva per favorire la libera concorrenza ed uniformare i regolamenti in ambito demaniale dei diversi paesi dell'Unione.
In Italia però, dove i concessionari di spiaggia fanno importanti investimenti per presentare ai propri clienti spiagge attrezzate, questa regolamentazione ha creato un clima di incertezza e precarietà.
Per questo tutte le associazioni di categoria stanno collaborando ad una legge quadro che disciplini il settore. Lo scopo di questa legge è quello di smussare la rigidità della direttiva europea, per noi troppo penalizzante.
Consigli
- Ottenere una concessione demaniale è molto difficile: meglio cercare un gestore disposto a cedere l'attività e il diritto di uso.