Come aprire una casa famiglia per disabili
Introduzione
Una scelta di grande consapevolezza e di grande senso di responsabilità è quella di decidere di aprire una casa famiglia per disabili. Pur essendo una decisione magari sofferta e sicuramente provata, può dare grandi soddisfazioni. I soggetti più sfortunati che devono ogni giorno confrontarsi con la loro disabilità hanno diritto come tutti gli altri (ed anzi di più) di condurre una vita serena, il più possibile lontana dai disagi ed il più possibile vicina a quella che potremmo definire "normalità". Nel senso che essi devono avere a disposizione tutti gli strumenti necessari, atti ad evitare ulteriori ed inutili difficoltà e malesseri. Ecco perché bisogna possedere in questa scelta dell'empatia, ma anche una vera e propria "vocazione", per potersi dedicare al meglio a questa onorevole attività. Dal punto di vista tecnico sapere come aprire una casa famiglia per disabili è importante, per poter espletare correttamente tutte le procedure burocratiche, che, in realtà, non sono troppo complicate. In questa guida vogliamo dunque illustrarvi come aprire una casa famiglia per disabili.
Occorrente
- Modulo di richiesta Asl
- Modulo di Autorizzazione Comunale
Conoscere il sistema dei contributi statali
Quali, dunque, le cose da sapere prima di dedicarsi a questa attività? Innanzitutto occorrerà individuare i finanziamenti, i contributi a fondo perduto e le agevolazioni pubbliche che sono necessarie ai fini del finanziamento di una casa famiglia o di una qualsiasi comunità alloggio. Poi bisognerà avere la conoscenza esatta e non approssimativa delle leggi e delle norme che regolano il settore. Infine, bisognerà conoscere le licenze, le autorizzazioni e stabilire se si hanno tutti i requisiti necessari per aprire una casa famiglia per minori, disabili o adulti che si trovano in situazioni di difficoltà. Un'analisi dovrà necessariamente essere effettuata anche riguardo alla previsione del reddito che si può realizzare avviando una casa famiglia oppure una qualsiasi comunità alloggio.
Inoltrare la richiesta all'Azienda Sanitaria Locale
Vediamo ora, nel dettaglio, le modalità necessarie per richiedere le varie autorizzazioni. Una casa famiglia per disabili è una struttura adibita all'alloggio di persone con disabilità fisiche, mentali o sociali. La famiglia che desidera prendere in carico la sua apertura deve farne richiesta scritta all'azienda sanitaria locale del proprio comune di appartenenza. Nel caso in cui il numero degli ospiti da accogliere superi le 6 unità, sarà necessaria un'autorizzazione rilasciata del Comune, il quale effettuerà tutte le necessarie ispezioni, assieme alla ASL ed ai vigili del fuoco, per verificare l'effettiva messa a norma dei locali, nonché sulle varie certificazioni relative alla sicurezza (legge 626) ed alla verifica della messa a norma di tutti gli impianti di esercizio.
Organizzare le attività socio assistenziali
Per le famiglie alla loro prima esperienza, è consigliabile aprire una casa famiglia che non superi le sei unità come presenza di ospiti, in modo da poter gestire il quotidiano in modo tranquillo, agevole e senza particolari momenti di criticità. È importante che all'interno della struttura abitativa non vengano eseguite attività socio assistenziali, che comunque possono essere effettuate, a patto che l'erogazione del servizio provenga dalla ASL territoriale di riferimento, o da un'ente sanitario dotato di regolare accreditamento per l'espletamento di queste attività.
Promuovere il reinserimento sociale degli ospiti
Le attività che si possono svolgere all'interno di una casa famiglia sono molto variegate e di norma sono quelle di una normale famiglia. Le attività lavorative ed i momenti di socializzazione e condivisione si fondono attraverso l'accoglienza del prossimo. Di norma gli ospiti di una casa famiglia rimangono dai sei mesi ad un anno, per poi cambiare la loro residenza. Le case famiglia rappresentano un valido strumento che l'azienda sanitaria nazionale incentiva e promuove. Anche sul piano sociale, sono un ottimo strumento di reinserimento di persone con vissuti personali spesso drammatici o difficili e consentono di aiutare i soggetti svantaggiati o con problematiche sociali marcate, al normale reinserimento all'interno del tessuto sociale. Il coordinamento costante dei responsabili della casa famiglia coi servizi sociali territoriali, permetterà di offrire un servizio prezioso e molto significativo per l'intera comunità di appartenenza.
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Consigli
- Dotatevi di uno staff che sia esperto e ben organizzato, per prevenire i bisogni degli ospiti e per seguirli amorevolmente