Come aprire un vivaio
Introduzione
Molte persone hanno un'innata passione per piante e fiori, ma tuttavia coltivare questi meravigliosi esemplari che la natura regala con svariate forme e colori può andare oltre il semplice hobby; infatti, è possibile trarne dei buoni profitti grazie all'allestimento di un vivaio. Per aprire tale attività bisogna tuttavia avere del tempo a disposizione e del denaro, ma soprattutto tanta buona volontà, attenzione per i particolari, empatia con i clienti ed ovviamente una certa conoscenza della floricoltura e delle tecniche correlate. A tale proposito, ecco una guida con delle utili informazioni su come procedere.
Occorrente
- Adempiere agli obblighi fiscali
- Allegare la planimetria
- Allestire il vivaio
Rivolgersi all'Ufficio Fitosanitario
Quando si decide di aprire un'attività come in questo caso, è bene prima informarsi su eventuali vantaggi di cui si può usufruire. Una delle ultimissime clausole approvate dal Ministero afferma che tutti i soggetti di età inferiore ai 40 anni possono godere degli incentivi a fondo perduto, mentre coloro che non rientrano in questa fascia dovranno affrontare le spese di avvio attività. Il primo passo per l'apertura del vivaio, sarà quello di rivolgersi personalmente all'Ufficio Fitosanitario regionale per inoltrare una domanda in carta bollata in modo da poter effettuare l'esercizio del vivaio. A tale domanda si dovrà allegare la planimetria della zona dove si desidera avviare l'attività, e comunicare se ci sono divieti di vario genere ma soprattutto dal punto di vista sanitario. In quest'ultimo caso bisogna indicare se il suolo per piantare alberelli da vendere già cresciuti è idoneo ad accoglierli, nel senso che non ci sono falde acquifere inquinate o la presenza di sversamenti chimici derivanti da attività industriali in zona.
Adempiere agli obblighi fiscali
Successivamente sarà necessario recarsi presso l'Agenzia delle Entrate oppure iscriversi al suo portale online per adempiere agli obblighi fiscali, e precisamente all'albo delle imprese agricole sotto la voce di "imprenditore agricolo". Inoltre chi è già proprietario di un appezzamento di terreno può evitare di acquistare tale licenza. Una volta ottenuta, bisogna recarsi presso il consorzio agrario per chiedere l'apertura della partita Iva a proprio nome (senza pagare nulla) che avverrà con il rilascio immediato. Il consorzio agrario vi offrirà assistenza anche dal punto di vista burocratico per l'apertura dell'attività. Controllate bene una volta aperta la partita Iva, che venga regolarizzata in maniera adeguata la posizione INPS, onde evitare spiacevoli sorprese ed incorrere in sanzioni. Una volta completato tutto l'iter burocratico potrete finalmente avviare la vostra attività, e quindi a questo punto dovete decidere il tipo di piante da coltivare e la clientela alla quale vi vorrete rivolgere.
Allestire il vivaio
Appena l'attività è pronta sia dal punto di vista organizzativo che fiscale, non vi resta che allestire il vivaio con piante, fiori e tutti i materiali e prodotti specifici per la loro coltivazione come ad esempio concimi, terricci semplici e quelli composti, anticrittogamici, ed attrezzi e utensili per il giardinaggio. In tal caso ci si può rivolgere a delle aziende che producono i suddetti prodotti contattando i loro rappresentanti, oppure eseguendo gli ordini presso i vari siti web che spesso offrono a buon prezzo e a condizioni vantaggiose tutto l'occorrente, anche se potrebbe essere necessario contattarne più di una. Infatti ci sono quelle che propongono solo utensili, altre esclusivamente piante e fiori ed altre ancora che invece hanno degli store con la vendita di terricci, concimi e prodotti di vario genere. Infine ci sono alcune aziende che propongono invece sostanze bio che oggi tra l'altro sono molto più apprezzate, in quanto prive di agenti chimici e quindi ideali per la salute e il rispetto ambientale.