Come aprire un ristorante self service
Introduzione
Quante volte, nei film americani, abbiamo visto quei locali in cui ci si mette in fila col vassoio per scegliere man mano le varie portate, per poi accomodarsi ad un tavolo a consumarle? Ebbene, questa nuova concezione di ristorazione, definita "self service", arriva proprio dagli States e in Italia, come nel resto dell'Europa, sta trovando sempre più consensi. In passato avremmo storto il naso di fronte ad una cosa simile, in quanto troppo vicina all'idea della mensa scolastica o dell'esercito. Tuttavia, la nuova concezione di self service unita all'eccellenza gastronomica italiana si sta facendo largo nel già ben nutrito panorama culinario nazionale. Aprire un ristorante self service può rappresentare un ottimo business, se si hanno le carte in regola per farlo. Vediamo quindi come aprire un ristorante self service.
Occorrente
- Denaro
- Parere e consulenze di esperti
- Team di professionisti esperti in materia di economia aziendale
L'organizzazione dello spazio
Per prima cosa si parte dall'architettura del locale e dall'organizzazione dello spazio disponibile. All'interno del locale il cliente deve potersi spostare secondo un percorso lineare o secondo un percorso libero, al fine di scegliere tra le varie offerte gastronomiche. Attualmente il percorso libero rappresenta la tendenza più in voga, con gli spazi organizzati secondo le cosiddette "isole gastronomiche" distanziate tra loro in modo tale che il cliente possa sentirsi libero di muoversi senza contrarre code e tempi di attesa interminabili. Una buona idea sarebbe quella di affiancare il servizio di ristorazione con un servizio di bar-caffetteria. Inoltre, se non vi ritenete in grado di gestire autonomamente l'arredo del locale, rivolgetevi a figure professionali specifiche quali architetti od interior designer specializzati nel campo della ristorazione, i quali sapranno consigliarvi la soluzione migliore e adatta ai vostri scopi.
Le procedure burocratiche
Le cosiddette "scartoffie" rappresentano la parte più impegnativa da affrontare dopo la ricerca del capitale di investimento. A livello burocratico, infatti, le procedure da seguire sono molteplici e complesse, e di conseguenza conviene muoversi con notevole anticipo per richiedere le autorizzazioni necessarie alla realizzazione del vostro ristorante. Tutte queste operazioni conviene assegnarle ad un commercialista. Occorre innanzitutto aprire una partita IVA, scegliendo la forma di società più indicata, dopodiché per i propri collaboratori sarà necessario stipulare contratti previdenziali con l'INPS o l'INAIL, siano essi interni o esterni al proprio nucleo familiare.
La documentazione e le certificazioni
Il passo successivo consiste nel redigere un manuale "HACCP" riportante tutte le procedure relative alla conservazione degli alimenti, alla pulizia e alla sanificazione delle attrezzature e dei locali. Successivamente l'ufficio di igiene dell'ASL dovrà rilasciare un documento di idoneità sanitaria relativa all'igiene e alla sicurezza degli ambienti stessi. Infine, dall'Ufficio Commercio del Comune dovrete ottenere la licenza commerciale per l'avvio dell'attività. Abbiamo terminato la nostra guida su come aprire un ristorante self service. Per ulteriori informazioni consultate il link: https://www.gazzettadellavoro.com/come-diventare-gestore-di-un-ristorante-self-service/129369/.
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Consigli
- Se non siete particolarmente pratici nelle procedure burocratiche relative al mondo dell'economia e della finanza, lasciatevi aiutare da un consulente, un commercialista o da un esperto del settore.