Introduzione
Quando si parla di coworking si intende un luogo di lavoro multiplo, in cui possono coesistere più persone ognuna in grado di svolgere una propria attività. In sostanza si tratta di condividere spazi comuni di un ampio ufficio, in cui c?è chi vende ad esempio biglietti per il treno o per l?aereo, chi offre consulenza finanziaria o anche dei scrittori freelance che si occupano di redigere contenuti per blog aziendali, tanto per citare alcune delle posizioni lavorative che possono coesistere in un ambiente del genere. In riferimento a ciò, ecco alcuni consigli su come aprire un coworking.
Occorrente
- Capannone
- Arredi per ufficio
Scegliere un luogo adatto
Per aprire un coworking bisogna innanzitutto scegliere il luogo adatto, creando svariate postazioni ognuna magari separata da una parete attrezzata. In questo caso va bene anche un locale con ampi saloni o un capannone industriale. In tal modo si viene a creare una sorta di community polifunzionale, in grado di attirare un gran numero di clienti che si possono poi scambiare a vicenda.
Mettere in sicurezza i locali
Per aprire un coworking non è necessario nessuna licenza nè tantomeno alcun titolo specifico, ma soltanto un?attrezzatura che deve comprendere dei computer con una connessione internet super veloce, stampanti, linee telefoniche multiple, scrivanie, un fornito set di cancelleria e quanto serve per rendere autonomo un professionista di un determinato settore. Maggiore sarà la disponibilità economica tanto sarà più semplice arredare il coworking con mobili accoglienti e funzionali, atti a soddisfare le esigenze dei professionisti e del pubblico. Per quanto riguarda le spese da sostenere vanno ovviamente valutate l?affitto o l'acquisto dei locali, le attrezzature, gli arredi e le utenze varie come acqua, luce, gas e telefono. Nello stesso tempo si devono anche mettere in preventivo gli adempimenti burocratici, a cominciare dalla messa in sicurezza dei locali con tanto di licenza rilasciata dall'ASL di competenza il che significa messa a terra degli impianti elettrici, uscite di sicurezza, estintori e quant?altro serve a tutelare lavoratori e clienti di un ambiente in coworking.
Adempiere agli obblighi fiscali
A ruota devono seguire gli adempimenti fiscali che iniziano con l?apertura di una Partita Iva, con relativa iscrizione alla Camera di Commercio e della Scia ovvero la segnalazione di inizio attività al Comune in cui il centro viene allestito. Espletata la prima parte va poi messo in preventivo l?iscrizione all?Agenzia delle Entrate per la parte fiscale e all?Inps per quella previdenziale. In riferimento a quest?ultima va sottolineato che ognuno deve versare la propria quota di contributi (trimestralmente) in base a delle scadenze ben precise, ed è ovvio che ogni singolo partecipante al coworking avrà una sua contabilità fiscale in base al tipo di attività che intende svolgere in questo mega centro lavorativo.