Introduzione
Molto spesso si pensa ad un centro sportivo come ad una palestra, ma in realtà per legge rappresenta a tutti gli effetti un'associazione senza scopo di lucro composta da persone che hanno in comune gli stessi interessi. In riferimento a ciò, se intendete aprire un centro sportivo nella vostra città, ecco una guida con alcuni utili consigli su come procedere.
Occorrente
- Statuto
- Codice fiscale
- Locale
- Tecnico abilitato
- Variazione catastale
- Documentazione per ottenere l'agibilità e l'idoneità sanitaria del locale
- Partita IVA
- Autorizzazioni necessarie alla somministrazione di cibi e bevande
Creare un'associazione con relativo statuto
Innanzitutto aprire un centro sportivo non è affatto un'operazione complicata, ma come ogni altra attività, è necessario rispettare una serie di normative per poter usufruire di agevolazioni fiscali riservate esclusivamente per i centri sportivi. La prima cosa da fare, è di creare un?associazione e definire il relativo statuto. Dovrete pertanto compilare una lista dei soci fondatori che specifichi compiti e mansioni, e disporre di libri verbali e contabili su cui registrare tutte le attività e iniziative del centro. Redatto lo statuto, depositatelo in duplice copia bollata presso l?Ufficio Registri Atti Privati e chiedete all'Agenzia delle Entrate un codice fiscale per un?attività non commerciale operazione che si può fare anche online.
Adempiere agli obblighi fiscali
Una volta affittato o acquistato il locale dovrete verificare che sia a norma, ed in primis se è stato accatastato in C/1 o C/4. Se il locale in questione è un centro sportivo senza fine di lucro, potrete eventualmente chiamare un tecnico abilitato per procedere con la variazione catastale e con la documentazione inerente per il rilascio dell'agibilità e idoneità sanitaria nel locale, prestando attenzione sulle norme di sicurezza per i locali pubblici relative alle barriere architettoniche. Se avete intenzione di aprire un bar all'interno nel circolo, oltre ad una partita IVA dovrete controllare di avere le autorizzazioni necessarie alla somministrazione di cibi e bevande (vendita riservata solo ai soci). Altri obblighi fiscali da adempiere sono tuttavia richiesti, essendo comunque un'attività che genera degli introiti come ad esempio quando si affittano i campi da gioco a privati.
Iscriversi a delle associazioni nazionali
Le leggi che regolano l?apertura e la gestione di un centro sportivo sono molteplici, pertanto vi consiglio di visitare i siti dell'ENDAS e dell?ARCI ovvero delle associazioni nazionali a cui iscriversi, e che si occupano di fornire consulenza specifica a chi desidera aprire dei centri o dei circoli, pagando una quota di iscrizione annuale di circa 1.000 euro. Inoltre, tenete presente che lo statuto a cui fa riferimento questo tipo di associazione, vi permette di usufruire di notevoli privilegi e agevolazioni fiscali, contabili ed amministrative. Vi consiglio quindi di consultare gli uffici comunali per avere possibili vantaggi previsti per l?affitto dei locali e di eventuali campi da gioco.
Verificare gli impianti elettrici e fognari
Un ulteriore aspetto da non sottovalutare quando si decide di aprire un centro sportivo, consiste nel verificare se i campi e i locali adiacenti sono collegati ad un impianto fognario. Tale accortezza è fondamentale per corredare la struttura di servizi igienici e docce. Inoltre gli stessi impianti devono essere a norma, quindi è necessario ottenere il nulla osta dall'ASL di competenza territoriale a cui spetta anche il compito di omologare gli impianti elettrici. Questi ultimi infatti devono rispettare delle regole come ad esempio quella che riguarda l'installazione di riflettori da accendere di sera o comunque in condizioni di scarsa luminosità, e che richiedono un adeguato impianto di messa a terra.