Come aprire un'attività di smaltimento rifiuti
Introduzione
Lo smaltimento dei RIFIUTI è un argomento molto ostico e sopratutto vasto, per il semplice fatto che di rifiuti ce ne sono di vario tipo, da quelli poco pericolosi a quelli molto pericolosi che possono provocare danni in qualche caso anche mortali.Il tema dei rifiuti è da anni al centro di numerosi dibattiti politico-ambientali e rappresenta un grosso problema che al momento è di complicata risoluzione, e dando uno sguardo ai numeri della Comunità Europea, si può benissimo capirne il motivo: basti pensare che i diversi stati membri dell'Unione producono qualcosa come circa due miliardi e mezzo di tonnellate di rifiuti l'anno, il cui smaltimento (in particolare dei rifiuti cosiddetti "pericolosi") diventa sempre più arduo e poco sostenibile. Aprire un'attività di smaltimento rifiuti nel nostro paese è una delle imprese più difficili in cui si possa scegliere di investire, poiché vi è bisogno di numerosi permessi, molto personale su cui contare, tanto impegno e soprattutto un cospicuo investimento di partenza; allo stesso tempo potrebbe diventare molto redditizio, se si osserva il mercato di riferimento. Attraverso questa guida cercherò di essere il più esauriente possibile, considerando che l'argomento è enormemente vasto, per aiutarvi con l'apertura dell'attività di smaltimento dei rifiuti.
Occorrente
- cospicuo investimento iniziale.
- tipo di rifiuto o rifiuti che si vuole trattare
SPAZIO INSEDIAMENTO IMPRESA
Il primo passo da compiere per poter aprire un'attività di smaltimento di rifiuti, è sicuramente quello di trovare lo spazio adatto all'insediamento dell'impresa. Questo dovrà essere un capannone o comunque una grande struttura, possibilmente fuori città e lontano da zone urbane e centri abitati. Il capannone dovrà essere adibito a centro di raccolta e smistamento e dovrà quindi possedere determinate caratteristiche atte alla causa, ossia dovrà essere spazioso, alto e con grandi finestre che consentano l'aerazione. Una volta che avete individuato il luogo adatto, il passo successivo è quello di creare una società, che potrà essere, in relazione alle vostre esigenze, una spa piuttosto che una srl o una sas. La cosa importante è che essa venga regolarmente registrata presso il Comune di appartenenza: questo perché avrete bisogno di una partita iva, necessaria alla fatturazione. Successivamente occorrerà iscriversi all'Albo dei Gestori Ambientali (ex all'Albo nazionale gestori rifiuti), sempre su base regionale e provinciale.
ALBO DEI GESTORI AMBIENTALI
L'ALBO DEI GESTORI AMBIENTALI è stato istituito dal D.L.gs n. 152 del 2006 e succede all'albo nazionale gestori rifiuti disciplinato dal D.L.gs n. 22 del 1997. È costituito presso il Ministero dell'ambiente del territorio e della tutela del mare, ed è articolato in un Comitato Nazionale con sede presso il medesimo Ministero, e in sezioni Regionali e Provinciali con sede presso le Camere di Commercio dei capoluoghi di Regione e delle Provincie Autonome di Trento e Bolzano. Sia il Comitato Nazionale sia le Regioni e le Provincie sono interconnesse dalla rete telematica delle Camere di Commercio.
ALLESTIMENTO CAPANNONE
Una volta che avrete ottenuto tutti i permessi necessari, occorrerà procedere all'allestimento del capannone. Per questa operazione sarà opportuno acquistare delle pavimentazioni industriali, altamente resistenti e creare un condotto di aerazione che permetta il rispetto delle norme di sicurezza per la tutela dei lavoratori e dell?ambiente circostante. Se la sede legale della vostra spa/srl dovrà coincidere con la sede operativa, e quindi con il capannone di smistamento e smaltimento rifiuti, dovrete adibire un'ala di esso agli uffici, nella quale sarà possibile tenere la contabilità dell'azienda e tutti i documenti relativi ad essa e ai suoi dipendenti e operai. Il tutto, ovviamente deve essere caratterizzato dalla presenza di un numero di servizi proporzionato al numero di lavoratori che vi accederanno quotidianamente. Quando avrete allestito la struttura, bisognerà pensare all'acquisto dei mezzi di trasporto, quindi camion, muletti, carrelli elevatori: per tutto questo avrete necessariamente bisogno di quel grande capitale iniziale del quale parlavamo all'inizio.
TIPOLOGIA DEI RIFIUTI DA TRATTARE
Per offrire il miglior servizio possibile sarà necessario individuare il tipo di rifiuti che si intende smaltire: carta, cartone, plastica, alluminio, vetro. Tenete ben presente che non tutti i rifiuti subiscono lo stesso, in quanto ogni rifiuto a caratteristiche di trattamento diverso dagli altri, come ad esempio il VETRO, la PLASTICA, la CARTA & CARTONE non hanno logicamente lo stesso trattamento.Altro elemento molto importante è il fatto che uno o più rifiuti possono essere composti da più materiali e in questo caso si deve prestare molta attenzione al trattamento del medesimo. Oppure c'è anche la possibilità di tentare la strada (assai tortuosa) dello smaltimento di rifiuti tossici e/o pericolosi, che però richiederà ulteriori autorizzazioni e permessi, che sarebbe impossibile esaurire in questa sede. Ad ogni modo è importante sapere che quello che avviene oggigiorno nella maggior parte delle imprese di smaltimento rifiuti (sane) a livello nazionale e internazionale consiste nell'affiancare al centro di smaltimento un centro di riciclaggio e recupero delle materie prime. Questo, in fin dei conti, si tratta di un investimento, in quanto vi porterà ad offrire un servizio completo e nello stesso tempo ad ampliare in modo notevole i vostri guadagni, potendo anche disporre di finanziamenti europei per l'acquisto dei macchinari.
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Consigli
- Specializzazione nel trattamento di uno o più rifiuti
- conoscere alla perfezione tutte le normative