Come aprire un'attività a conduzione familiare
Introduzione
Partiamo con il dare una breve delucidazione su cosa si intende per attività a conduzione familiare, in modo da chiarire le idee,in linea generale, a chi vorrebbe avviare un azienda di questo tipo.
Nell'ordinamento italiano vengono definite imprese a conduzione familiare tutte quelle attività che sono gestite da un nucleo familiare fino al terzo grado di parentela, come regolamentato dall'art. 230 bis del codice civile.
Una delle condizioni necessarie per aprire un'attività a conduzione familiare riguarda la sussistenza dei requisiti, uno tra i primi il grado di parentela che deve sussistere per tutto il periodo di esistenza della stessa.
Questo vuol dire che in caso di costituzione di impresa familiare tra due coniugi un eventuale pratica di divorzio porterà alla decadenza dei benefici fiscali e tributari e all'esclusione da tale regime agevolato.
Procedimenti per avviare un' attività a gestione familiare
Andiamo a vedere adesso quali sono i procedementi burocratici e amministrativi da seguire per costituire un'attività a conduzione generale.
Per prima cosa bisogna avere un idea abbastanza chiara di quale sia il tipo di attività che si vuole svolgere.
Il passo successivo consiste nel creare un contratto pubblico o privato, dove vengano indicati i dati legali dei soggetti parte dell'impresa, il tipo di parentela, che deve essere sempre entro il terzo grado, l'indicazione dei rispettivi diritti e doveri dei membri che ne fanno parte e la sottoscrizione delle clausole di partecipazione di tutti i soggetti indicati e coinvolti.
Come per tutte le altre tipologie di imprese disciplinate in Italia, anche per quelle a conduzione familiare, una volta stipulato il contratto di partecipazione, sarà necessario proseguire con l' iscrizione al registro Imprese, all'Agenzia delle Entrate e all'ente di previdenza sociale, di tutti i membri facende parte del contratto.
requisito principale di un'impresa familiare
Come anticipato nelle righe in alto, i membri dell'attività a conduzione familiare hanno diritti e doveri, per cui andiamo a vedere, nello specifico, di cosa si tratta.
Da un punto di vista economico, tutti i familiari inclusi nel contratto di gestione, hanno il diritto di partecipare agli utili dell?attività in proporzione al lavoro svolto all?interno dell?impresa, e a godere del diritto al mantenimento sulla base della condizione finanziaria e patrimoniale familiare.
Dal punto di vista amministrativo invece godono del diritto di intervenire e partecipare alle decisioni di gestione finanziario dell'azienda, oltre a possedere il diritto di prelazione in caso di decisione di cessione d'azienda.
Diritti e doveri dei familiari
Andiamo a vedere adesso quali sono i vantaggi, dal punto di vista fiscale, per chi decide di costituire e avviare un'attività a conduzione familiare.
Prima di tutto occorre premettere che la partecipazione al reddito, essendo proporzionale alla quantità del lavoro prestato dai familiari, come previsto dall?art. 5 comma 4 del testo sui redditi e sulle imposte, e proporzionale allele quote spettanti, che per tutti i membri facenti parte dell?impresa non può essere superiore al 49%.
Per cui la maggioranza delle quote spetta sempre all'imprenditore principale.
Da ciò ne deriva di conseguenza una tassazione agevolata sia delle imposte sui redditi, sia delle aliquote applicate per il calcolo della contribuzione previdenziale dei soggetti membri dell'attività.Da un punto di vista civile e penale, il responsabile dei versamenti sia delle imposte che dei contributi, per se e per i suoi familiari inclusi nell'attività, è sempre e solo l'imprenditore principale che deteniete la quota di possesso maggioritaria.
Conclusioni
Sull base di quanto riportato nelle righe sopra, in sintesi possiamo dire che aprire un attività a gestione familiare ha sicuramente i suoi vantaggi, sia dal lato economico, fiscale, tributario che di gestione.
Una tipologia di impresa, che grazie alla disciplina regolata dal codice civile e dal testo sui redditi e delle imposte, consente sicuramente di sviluppare attività imprenditoriali di facile gestione, rispetto ad altre forme ordinarie, considerato il fatto che non necessità di obblighi burocratici costosi come la trascrizione di atti pubblici dal notaio per la sua costituzione.
Inoltre anche dal punto di vista fiscale e contributivo vengono applicati degli sgravi non indifferenti, motivo in più per orientarsi a sviluppare attività basate su gestione di questo tipo rispetto al altre, sempre che ve ne siano le possibilità e ne sussistano i requisiti, citati in alto.
Un tipo di regime molto usato nel settore agricolo ma anche in quello della produzione di beni e servizi, sia per realtà imprenditoriali di piccole che di medie e grandi dimensioni.
Un modello di gestione molto sviluppato non solamente in Italia ma anche in numerosi paesi europei come l'Austria, il Belgio, l'olanda e la Spagna.
Consigli
- E' vantaggioso formalizzare un' impresa familiare in quanto questo consente di evitare la tassazione di parte del reddito prodotto a scaglioni più elevati.