Come aprire un'agenzia immobiliare
Introduzione
In un periodo socio-economico come quello attuale nel quale trovare lavoro è sempre più difficile e spesso le soluzioni proposte non sono allettanti, è possibile optare per una scelta alternativa: infatti, se si è davvero appassionati ed esperti del settore immobiliare, aprire un'agenzia può rappresentare molto spesso un ottimo affare. La compravendita di immobili riesce ad attutire con maggiore facilità gli effetti della crisi: nonostante un calo degli importi trattati, le quantità quantità di transazioni non hanno subito contraccolpi; i primi incidono certamente sul portafoglio dell'agente immobiliare, ma il mercato non si ferma ed è questo l'importante. Per avviare un'attività di questo servono ovviamente preparazione, discreta disponibilità economica, molta buona volontà e passione. Con questi elementi l'avvio di una agenzia immobiliare può diventare una operazione sostenibile.
Occorrente
- diploma di scuola superiore
- corso ed esame di abilitazione professionale
- un locale fronte strada con vetrine
- partita iva
Primi passi
Nessun mestiere si improvvisa: è vero che le radici nostrane ci aiutano a mettere quel qualcosa in più rispetto ad altri paesi, la cosiddetta arte dell'arrangiarsi, ma per essere in fiducia totale in quello che si fa è necessaria conoscenza ed applicazione, ed anche il mestiere dell'agente immobiliare non è esente da questo.
Se si hanno alle spalle studi da geometra o da architetto, si possiede già un'ottima base tecnica ma è possibile anche partire da zero. Fondamentale è accrescere la propria conoscenza con corsi specifici in materia: molti di questi possono essere offerti dalla Regione in cui si risiede, dalla Camera di Commercio di competenza nel proprio territorio di operatività commerciale, da scuole private o da Università, nel caso in cui si volesse intraprendere un percorso di laurea. L'esercizio delle proprie attività e funzioni come agente immobiliare necessita inoltre del superamento di un esame. Corso ed esame sono obbligatori e funzionali all'iscrizione al "Ruolo degli agenti in affari in mediazione" presso le Camera di Commercio. È infine necessario almeno essere in possesso di un diploma di scuola superiore, pena la denuncia per svolgimento abusivo di attività professionale e di una partita iva.
Scegliere il target di riferimento
Una volta superato l'esame e acquisito il titolo per esercitare la professione bisogna definire con precisione il target a cui riferirsi e la posizione geografica. È infatti doveroso pianificare sin da subito la strategia definita per inserirsi nel mercato immobiliare. Si può decidere, ad esempio, di occuparsi solo di affitti, solo di compravendite o di entrambe le intermediazioni; o altrimenti di specializzarsi nella gestione di terreni e di locali commerciali o residenziali, di immobili di prestigio così come di casolari da ristrutturare, case vacanza, e tanto altro. Per esempio se vi trovare in una zona prettamente turistica, la vostra scelta potrebbe essere condizionata proprio da questo fattore. La possibilità di scelta è sicuramente ampia: focalizzarsi in un determinato sotto settore può risultare talvolta più efficiente ed efficace rispetto alla gestione di tutte le categorie. È altresì importante definire il vostro target e i vostri obiettivi poiché ogni attività comporta differenti conoscenze normative, conoscenze che si apprendono attraverso corsi ma soprattutto attraverso l'esperienza e corsi di aggiornamento.
Lavorare da soli o in franchising?
Scelta la "specializzazione", si passa allo step successivo, ovvero decidere se agire in proprio oppure in franchising. Quest'ultima scelta potrebbe sembrare la più ovvia, considerata la possibilità di poter fruire di un marchio già noto nel settore che garantisce know-how ed ingenti investimenti pubblicitari. In realtà la scelta del franchising comporta all'inizio un maggior esborso economico ed è quindi necessario verificare la somma di cui si dispone per poter affrontare l'investimento, coprendolo al 100%. Inoltre, fattore non poco trascurabile, è la locazione del vostro studio.
Il processo di apertura di un'agenzia immobiliare è quasi al termine. Manca però ancora un passaggio fondamentale: scegliere la zona dove lavorare. Può sembrare paradossale ma per aprire un'agenzia è necessario rivolgersi, a nostra volta, ad un'agenzia per ricercare il locale più adatto. A supporto di ciò non deve mancare un'approfondita analisi della zona di riferimento, in modo da valutarne aspetti positivi e negativi. Se lavorerete da soli potrete scegliere uno studio anche di dimensioni ridotte, altrimenti sarebbe più utile possedere uno studio insieme ad altri colleghi, geometri o architetti esperti del settore.
Aprire un'agenzia immobiliare in proprio
Se la vostra scelta ricade sul voler aprire un'attività in proprio allora dovrete tener conto di costi abbastanza elevati, ma sicuramente inferiori rispetto ad altri tipi di attività. Si parla di circa 30.000 euro considerando l'arredamento del possibile locale dopo un possibile acquisto o affitto, la retribuzione del personale, gli abbonamenti a riviste, ai gestionali del web e al vostro team di comunicazione per puntare a una pubblicità ottimale della vostra attività.
Aprire agenzia immobiliare in franchising
Se invece la vostra scelta ricade sull'apertura di un'agenzia in franchising sappiate che i franchisor si occupano dell'arredamento del locale e offrono formazione professionale. Questo potrebbe essere un punto a favore sulla vostra scelta poiché il franchising immobiliare vi offrirà anche l'assistenza di cui avrete bisogno al fine di un'ottima gestione della vostra attività. Non c'è una scelta più giusta o conveniente dell'altra, è importante comprendere quali sono i vostri obiettivi professionali e le vostre possibilità.
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Consigli
- Stringere collaborazioni con architetti, geometri, notai, broker finanziari o dirigenti di un istituto di credito