Come aprire partita Iva e gestirla senza commercialista
Introduzione
Questa guida offre semplici suggerimenti a chi vuole cimentarsi in una nuova attività produttiva, ed in particolare si propone di fornire alcune utili informazioni su come aprire una partita IVA e gestirla senza necessariamente affidarsi ad un commercialista. La procedura tra l'altro è piuttosto semplice, anche se bisogna seguire un iter burocratico ben preciso agevolato comunque dalla possibilità di operare online quindi da remoto, il che si traduce in un risparmio sia in termini di tempo che di denaro.
Occorrente
- PC
- Documenti personali
Recarsi in una sede dell'Agenzia delle Entrate
Per aprire una partita IVA occorre recarsi in una sede dell'Agenzia delle Entrate e presentare compilato il modello di inizio attività (entro 30 giorni dal primo di effettivo inizio attività); nel caso si tratti di una ditta individuale o di lavoratori autonomi il modello da compilare è quello AA9/7 invece per una società è il AA7/7. Entrambi i modelli sono disponibili per il download sul sito dell'Agenzia sul quale troverete anche l'indirizzo della sede più vicina a voi. Una volta presentato il modello, vi sarà assegnato il numero di partita IVA che dovrà essere riportato su tutti i documenti contabili e non, emessi dalla neo costituita impresa.
Stabilire il tipo di regime contabile
A questo punto è necessario stabilire quale tipo di regime contabile è più opportuno per l'attività intrapresa: se il fatturato previsto non supererà i 30.000 euro annui, non si hanno dipendenti e non si acquistino beni strumentali per un valore superiore a 15.000 euro, si ricade nella fattispecie dei regimi dei contribuenti minimi. Tale regime non comporta l'osservanza di alcuni obblighi legati alla tenuta dei libri contabili, liquidazione, versamenti periodici dell'IVA ed imposta regionale sulle attività produttive. Per particolari tipi di attività questo regime agevolato tuttavia non può essere applicato: agricoltura, editoria, intrattenimenti e giochi, gestione di telefonia pubblica, rivendita di documenti di trasporto pubblico o sosta, agenzie di viaggio e/o turismo agriturismo, vendite a domicilio, rivendita di beni usati, oggetti d'arte o antiquariato che sono regolate da norme contabili fiscali speciali e particolari.
Richiedere la consulenza di un esperto
Nel caso del superamento dei 30.000 euro annui di fatturato, è opportuno invece usufruire dei servizi di un consulente o assumere un dipendente incaricato. La continua variazione delle disposizioni normative inerenti l'impresa infatti potrebbe costituire un onere troppo elevato per l'imprenditore in termini di tempo, e soprattutto aumenterebbe le possibilità di essere sottoposti a sanzioni per inadempienze o errori nella gestione contabile. Richiedere la consulenza di un esperto del settore è quindi nel suddetto caso una buona opzione se si decide di gestire la partita IVA in modo autonomo.
Operare per via telematica
Per gestire una partita IVA senza commercialista è possibile anche operare per via telematica seguendo un iter burocratico ben preciso. Innanzitutto bisogna accedere al sito dell'Agenzia delle Entrate per scaricare e compilare due moduli ovvero il modello AA9/12 e quello identificato con la sigla AA7/10. Una volta fatta questa operazione è necessario registrarsi sul portale Fisconline, in modo da ottenere una procedura guidata in cui verranno richiesti una serie di documenti oltre che dati anagrafici e il codice Ateco dell'azienda per cui si intende aprire la partita IVA.
Consigli
- Il modello di inizio attività può essere anche inviato con raccomandata con ricevuta di ritorno (con allegata fotocopia di un documento di riconoscimento) o telematicamente dal sito dell'Agenzia delle Entrare