Introduzione
Per ogni lavoratore, l'arrivo della pensione è visto come una meta sempre più lontana, quasi irraggiungibile. Inoltre, il continuo cambio di regole rende la tanto agognata pensione un cavillo difficile da interpretare dai più. Nello specifico, in questa guida parleremo di pensionamento anticipato, ovvero quali requisiti sono necessari per andare in pensione in anticipo. Entriamo ne vivo, e vediamo allora come fare. Ricordiamo che attualmente (in vigore dal 2019) i requisiti minimi per un pensionamento non anticipato sono di 67 anni di età e di 20 anni di contributi. Per ulteriori delucidazioni potete consultare la guida interattiva sul sito INPS.
Età contributiva
Tuttavia, alla sopracitata età minima e contribuzione minima, è possibile richiedere il pensionamento anticipato anche con un'età contributiva superiore. Ad esempio, per le donne sono necessari 41 anni e 10 mesi di contributi versati, mentre per gli uomini è leggermente superiore, ovvero 42 anni e 10 mesi di contributi versati nelle casse dell'INPS. Queste cifre sono state fissate, e quindi saranno valide fino al 31 dicembre 2026.Per verificare se si è in possesso di tali requisiti, basta collegarsi alla pagina del proprio estratto conto contributivo, accedendo con le proprie credenziali.
Quota 100
Altro sistema per poter andare in pensione è quello denominato "quota 100". Praticamente, son una età minima di 62 anni, sono necessari 38 anni di contributi versati. L'importante è che, partendo da questa cifra, la somma tra età ed anni di contributi versati, sia 100. Tenete però presente che questo è un sistema sperimentale, e ne può beneficiare per ora solo chi raggiunge l'età contributiva nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2021.
Lavoratore precoce
Inoltre, può avere diritto alla pensione anticipata quel lavoratore che abbia versato alle casse dell'INPS almeno un anno di contributi da lavoro effettivo prima del suo diciannovesimo anno di età compiuto. Per la certezza del contributo, consigliamo comunque di controllare lo stato della propria situazione nel proprio estratto conto contributivo.
Opzione donna
Specifica per le donne, come suggerisce appunto la sua dicitura, "opzione donna" consente alle lavoratrici dipendenti di poter richiedere la pensione con 58 anni di età. Discorso leggermente differente per le lavoratrici autonome, dove la soglia minima è di 59 anni. Per entrambe le categorie lavorative, però, il periodo minimo di contributi deve essere di almeno 35 anni.
Totalizzazione
Infine, potete valutare la vostra situazione se per caso avete versato non solamente all'INPS, ma anche ad altri fondi pensionistici. In questo specifico caso, bisogna tener presente di avere almeno 40 anni di versamenti dei contributi. Quindi, bisogna verificare se è possibile richiedere la pensione in regime di totalizzazione, ovvero mettendo insieme i vari contributi delle varie casse di previdenza. Alcune di queste sono INARCASSA oppure INPGI, per citarne alcune.
Consigli
- Per poter vedere la propria situazione, è necessario disporre del proprio PIN di accesso, da richiedere negli uffici INPS