Come affittare un negozio
Introduzione
Quando si ha a disposizione un locale vuoto che si possa adibire a negozio, la soluzione migliore sta nell'affittarlo. Purtroppo, per via delle oscillazioni del mercato, un locale vuoto si può svalutare piuttosto velocemente e la vendita diviene tutt'altro che conveniente. L'affitto di un locale ad uso commerciale è di fatto conveniente perché ci si ritrova con un introito mensile fisso.
Solitamente, per affittare un negozio, ci si può affidare alle agenzie immobiliari. Tuttavia, conoscere di persona l'affittuario sarebbe senz'altro la cosa migliore. Cercate di non affidare la vostra proprietà a terzi, ma portate avanti una comunicazione diretta con la persona cui affiderete il vostro locale commerciale.
A livello burocratico, vi fornirò qui di seguito qualche pratico consiglio su come affittare un negozio. In questo modo avrete utili chiarimenti su come muovervi.
Occorrente
- Contratto d'affitto
- Locale ad uso commerciale
- Iter burocratico apposito per affitti di negozi
- Notaio o pubblico ufficiale
Il contratto che regola gli affitti dei negozi si definisce ?contratto di locazione? e si stipula tra un ?locatore? ed un ?locatario". In sostanza, il locatario ha l'opportunità di usufruire d'un bene nel corso di un determinato periodo. Ciò avviene in cambio di un determinato corrispettivo in denaro, il quale prende il nome di "pigione".
La locazione può essere di tre differenti tipi:
- Di beni mobili;
- Di beni immobili urbani;
- Di beni immobili non urbani.
Per comprendere meglio quali sono le direttive che regolano l'affitto di un negozio, occorre fare un'importante distinzione. Si tratta di differenziare l'uso abitativo dall'uso commerciale.
La condizione che ci interessa è ovviamente la seconda.
Come possiamo dedurre, un locale che si sfrutta commercialmente si riserva per l'appunto ad un'attività commerciale. Esso si distingue altresì dall'abitazione del commerciante o imprenditore.
La legge relativa all'equo canone (art. 27 ? 42/legge n. 392/1978) si occupa di disciplinare la locazione ad uso commerciale. L'affitto di un negozio deve avere una durata minima di 6 anni e si può rinnovare per altri 6 in via del tutto automatica.
Un'eventuale recessione dal contratto si può sempre attuare, purché la richiesta si renda effettiva con una clausola specifica. Così entrambe le parti coinvolte nel contratto d'affitto potranno disdire anticipatamente il tutto.
Per coloro che affittano un negozio, sono previsti degli obblighi importanti. Se infatti l'attività comprende un contatto con il pubblico, il locatore che intende rescindere il contratto deve pagare un'indennità "di avviamento?, pari fino a diciotto mensilità.
La proprietà si deve consegnare in buono stato, in base all'uso stabilito nel contratto.
Anche il conduttore deve versare la pigione dovuta e, a fine contratto, restituirà il bene nelle stesse condizioni in cui l'ha trovato.
Non mancano poi gli adempimenti fiscalim che si dividono in parti uguali fra locatore e conduttore.
Qualora un contratto d'affitto fosse soggetto ad IVA, allora si paga un'imposta per la registrazione, pari all'1% del canone annuale (con soglia minima di 67,00 ?).
Oltre all'1% di canone, sono necessari due bolli da 14,82 ? e circa 4,00 ? per i diritti.
Infine, occorre stabilire varie possibilità di contratto tra privati, le quali saranno soggette ad autenticazione dinanzi ad un notaio.
Consigli
- Anziché affidar la trattativa a terzi, comunicate direttamente con l'altro contraente.
- Documentatevi sulle leggi che regolano la locazione ad uso commerciale..