Come affittare un appartamento arredato
Introduzione
Prendere in affitto un appartamento arredato può rappresentare la soluzione ideale qualora si abbia l'esigenza di prendere una casa in locazione in tempi rapidi o per un periodo di tempo, come nel caso di un lavoratore o uno studente fuori sede.
Se da un lato non ci si dovrà preoccupare di acquistare i principali elettrodomestici o gli elementi d'arredo essenziali, d'altro canto il canone mensile sarà più elevato rispetto a quello di un'abitazione non ammobiliata. Nei passaggi successivi vi fornirò alcuni consigli su come si deve affittare un appartamento arredato.
Occorrente
- Un occhio attento per valutare le condizioni generali dell'immobile.
- La consulenza di un esperto per la corretta interpretazione del contratto d'affitto.
Gli elementi d'arredo
Un appartamento in affitto potrebbe risultare ammobiliato soltanto parzialmente o in modo completo. Nel primo caso, il locatore fornisce l'arredo essenziale della cucina e del bagno. Nel secondo caso, la casa avrà tutto ciò che serve per abitarla immediatamente (come pareti attrezzate, armadi, divani e la struttura del letto).
Per l'arredamento dell'abitazione in affitto si può puntare ad elementi funzionali e non particolarmente ricercati, dal prezzo contenuto in modo da non far rimpiangere la spesa nel caso non fossero riadattabili in una abitazione successiva. Sono altresì utilizzabili mobili usati purché in ottime condizioni. Generalmente, la persona che ricerca una soluzione ammobiliata dovrà comunque mettere in conto un canone mensile superiore di circa il 20% rispetto ad una casa non ammobiliata.
Quando conviene puntare su una soluzione ammobiliata?
L'affitto di un appartamento già ammobiliato è indicato quando l'affittuario prevede di rimanere nell'abitazione per un periodo di tempo non superiore ai 2 anni. È inoltre preferibile trovare soluzioni "all inclusive" quando si debba utilizzare l'abitazione solo durante la settimana e per poche ore al giorno, come nel caso di chi sia pendolare per lavoro e rientri nella propria residenza principale nei weekend.
Ricordatevi che, nel momento immediatamente successivo alla stipulazione del contratto, il locatore e l'inquilino dovranno verificare insieme la funzionalità e l'integrità di ciascun elemento dell'arredamento, in particolar modo gli elettrodomestici. Eseguito questo controllo, è buona norma che le parti sottoscrivano un documento che ne attesti lo stato al momento dell'inizio del rapporto contrattuale, ove non vi sia cenno al riguardo nel contratto di locazione.
Il contratto d'affitto
A livello legale, non esistono particolari differenze fra il contratto stipulato per l'affitto di un appartamento arredato o non ammobiliato. In entrambi i casi, le regole stabilite dalla legge italiana risultano sempre le medesime. Il locatore potrà inserire nel contratto un elenco dettagliato di tutto l'arredo fornito, con descrizione particolareggiata e prezzo d'acquisto per determinare eventuali risarcimenti da corrispondere nei casi previsti dal contratto stesso. Per procedere all'affitto di un immobile arredato dovrete semplicemente esplicitare la richiesta all'agenzia immobiliare cui vi sarete rivolti. Naturalmente, se vorrete cercare di risparmiare la quota agenzia, generalmente stimabile in una mensilità dell'affitto, potrete cercare inserzioni di privati sui maggiori siti internet di settore. Tenete ben presente, però, che spesso i locatori di immobili particolarmente curàti negli impianti e nell'arredo preferiscono reperire gli inquilini attraverso il filtro di agenti immobiliari di fiducia.
Un utilizzo diligente per non mettere a repentaglio la caparra
Vale il vecchio adagio secondo cui con le cose altrui bisogna avere il doppio dell'attenzione che si ha con le proprie. Utilizzate diligentemente ciò che il proprietario vi ha messo a disposizione e contattatelo prontamente per evidenziare eventuali malfunzionamenti sopravvenuti degli elettrodomestici. Ricordate che voi pagate per avere una casa completa in ogni sua parte, ma che per ogni eventuale danneggiamento causato da vostra negligenza il locatore potrà rivalersi trattenendo la caparra versata alla stipula del contratto.
Le migliorie
Quando viviamo in una casa, che sia nostra o in affitto, da arredare o ammobiliata, è impossibile resistere alla tentazione di farla assomigliare a noi inserendo degli abbellimenti e aggiungendo elementi d'arredo. In questo caso, al termine del contratto, ciò che abbiamo introdotto in casa e ci appartiene verrà, naturalmente via con noi. È però possibile provare ad accordarsi con il proprietario per lasciargli ciò che non vogliamo o possiamo portare via, magari perché troppo ingombrante (si pensi ad un divano che abbiamo voluto aggiungere in salotto). In tal caso, potremmo provare a "trattare" sulle rate d'affitto ancora da saldare per i mesi di preavviso previsti dal contratto. Questa eventualità, assolutamente legittima e rientrante in un normale accordo tra privati, va però suggellata con una dichiarazione scritta che formalizzi la particolare "transazione".