7 prove per ottenere il risarcimento per mobbing
Introduzione
Tutti ne parlano ma molti ancora non sanno esattamente cosa c'è dietro il termine 'mobbing'. Si tratta di un fenomeno ancora, purtroppo molto diffuso che riguarda tutti i lavoratori, specialmente le donne che quotidianamente devono subire soprusi da parte di colleghi o datori di lavoro con sabotaggi, violenze psicologiche, ostruzionismo e addirittura violenza fisica. La Cassazione, però, ha recentemente fissato 7 prove per ottenere il risarcimento per mobbing. Vediamoli tutti.
Dimostrare che il mobbing avviene sul luogo di lavoro
Perché si possa parlare di vero e proprio mobbing, bisogna dimostrare che i soprusi, gli insulti, le prese in giro, le minacce e le violenze, devono perpetrarsi sul luogo di lavoro. Se tutte queste vessazioni accadono fuori, non si può parlare di mobbing. Certo, conviene fare comunque la denuncia ma si tratta di un altro tipo di reato.
Dimostrare che il mobbing dura nel tempo
Per ottenere il risarcimento, bisogna dimostrare che il mobbing dura da qualche tempo. Se il lavoratore subisce un'offesa sporadica che poi non si ripete, non si può parlare di mobbing. Potrebbe trattarsi di un momento di nervosismo da parte del collega o del superiore. Se ci si accorge, però, che l'ostruzionismo dura nel tempo, si può iniziare a pensare ad un atto sistematico e quindi al mobbing. Solo a quel punto può scattare la denuncia.
Dimostrare che le azioni di mobbing sono ripetute e molteplici
Altra caratteristica del mobbing è il tipo di offesa. Devono essere sempre simili e si devono ripetere spesso. Inoltre, colui che viene designato come soggetto del mobbing, deve dimostrare che gli si usa violenza in ogni modo appena se ne presenta l'occasione o spesso anche senza una vera e propria ragione.
Dimostrare che il mobbing include minacce e violenze
Per trattarsi di mobbing, bisogna dimostrare che le azioni ostili devono includere certi atteggiamenti specialmente minacce e violenze che includono la proibizione di esprimersi liberamente, le mansioni lavorative vengono cambiate continuamente e di solito diventano sempre più complicate o umilianti, il soggetto viene minacciato e la violenza anche verbale, lo potrebbe portare persino ad abbandonare il lavoro.
Dimostrare che il mobbing viene esercitato su lavoratori di livello inferiore
In sede di processo va dimostrato che il mobbing è stato esercitato su soggetti lavorativi di livello inferiore. C'è però una differenza. Se si tratta di un sottoposto che viene preso di mira da un capo si parla di mobbing verticale, se invece i soggetti che esercitano il mobbing sono colleghi dello stesso ufficio ad esempio ma di livello più alto, si parla di mobbing orizzontale.
Dimostrare che il mobbing procede su dissidio mirato
Il mobbing viene esercitato per gradi fino all'esasperazione del soggetto che lo subisce. In conseguenza si può giungere al peggioramento dello stato di salute, alla perdita del posto di lavoro a problemi di natura psicologica, depressione e simili. Si tratta di un vero e proprio dissidio mirato e va dimostrato all'atto del processo.
Dimostrare che il mobbing è premeditato
Se il soggetto preso di mira è scelto appositamente, si può parlare di mobbing mirato. Di solito si tratta di persone ingenue ed estremamente buone che difficilmente riescono a ribellarsi. Si tratta quindi di un'azione premeditata e vigliacca che si protrae nel tempo ed è fatta apposta per indebolire ed intimidire il soggetto. Dimostrando ciò, il risarcimento è garantito.